Ru 486: protesta dei Radicali contro il ricovero obbligato

Una delegazione dell'Associazione Luca Coscioni e di Radicali Italiani, assieme ad alcuni ginecologi, consegnerà oggi pomeriggio al ministero della Salute oltre 2000 scatole di mifepristone (Ru 486) utilizzate presso l'ospedale Sant'Anna di Torino per chiedere che il ministro Balduzzi riveda l'indicazione del ricovero per l'utilizzo della pillola.
"L'Italia - spiega il radicale Silvio Viale in una nota - è l'unico paese in Europa e nel mondo a pensare di costringere le donne a tre giorni di ricovero. Se questo poteva essere una concessione politica alle polemiche strumentali, oggi, a oltre due anni e mezzo dalla sua introduzione, alla luce delle evidenze non ha più motivo di essere. Si dia ai medici la responsabilità del ricovero o meno in accordo con la donna". "Inoltre - prosegue - si istituisca una commissione scientifica nazionale fatta dai medici coinvolti negli aborti per definire i protocolli medici e chirurgici per l'aborto volontario e spontaneo del primo e del secondo trimestre. Da un governo tecnico, da un ministro tecnico, mi aspetto finalmente una visione tecnica e scientifica, che consideri l'aborto alla stregua di ogni altra procedura medica", conclude.
© 2012 Il Fatto Quotidiano. Tutti i diritti riservati
SU