Romano, sì della giunta all'uso delle intercettazioni

Dalla Rassegna stampa

La giunta delle autorizzazioni della Camera ha autorizzato l'uso delle intercettazioni telefoniche sull'ex ministro dell'Agricoltura, Saverio Romano, coinvolto in un'indagine di mafia. A favore hanno votato il Pd (escluso il radicale Maurizio Turco), l'Idv e la Lega. Il Pdl ha votato per respingere la richiesta sull'uso delle intercettazioni, mentre l'Udc si è astenuta.

La Giunta ha respinto la proposta del relatore Roberto Cassinelli (Pdl) di dire no all'uso delle intercettazioni. A favore di questa proposta hanno votato il Pdl e il radicale Maurizio Turco. Contro, e dunque con il centrosinistra, si è espressa la Lega: un ulteriore strappo tra il Carroccio e i suoi ex alleati di maggioranza. Il via libera è passato con i nove sì di Pd. Idv, Lega, Fli. Cosi è cambiato anche il relatore: al posto di Cassinelli è stata nominata Mari Iena. Samperi, capogruppo del Pd in Saverio Romano giunta per le autorizzazioni della Camera. E nell'opposizione c'è chi, come Federico Palomba parla di «rottura del patto di impunità» tra Pdl e Lega.

Le intercettazioni sono quelle disposte dalla Procura di Palermo nell'ambito dell'inchiesta in cui Romano è indagato insieme al senatore del Pdl Carlo Vizzini e all'ex governatore siciliano Totò Cuffaro, per corruzione aggravata dall'avere agevolato la mafia. La giunta si è espressa su 25 telefonate che dimostrerebbero «che il ministro Saverio Romano - scrisse il gip nella richiesta - sarebbe stato a disposizione di un sistema affaristico-politico-mafioso avente al centro le attività del Gruppo Gas di Massimo Ciancimino». Se il parere della Giunta fosse condiviso dalla Camera i pm che indagano sulla corruzione potrebbero utilizzare le intercettazioni. Dalle conversazioni, intercettate tra il 2003 e il 2004, emergerebbe resistenza di un «comitato d'affari» nel quale si sarebbero ritrovati«imprenditori spregiudicati, liberi professionisti a libro paga, amministratori corrotti, politici senza scrupoli votati a una raccolta del consenso senza regole».

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