Romano e Radicali uniti dall'amnistia

Non esiste un prima e un dopo. Si sono incontrati, punto e basta, e non si saprà mai "chi ha chiamato chi". Fatto sta che il ministro Saverio Romano e i Radicali si sono visti martedì sera, come anticipato dal 'Messaggero'. Quattro chiacchiere sulla "comune sensibilità al garantismo" e una firma del ministro alla proposta di Pannella&c. per l'amnistia. Lui tra qualche giorno potrebbe essere rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa: i Radicali la settimana scorsa non hanno partecipato al voto che chiedeva la sua sfiducia, proprio per protestare contro le carceri sovraffollate, attirandosi le ire del Pd. Una comune sensibilità, insomma, tanto che non si è fermata ai temi della giustizia. "La democrazia funziona soltanto se lo scettro è in mano al popolo", ha detto Romano. Nell'attesa, si inganna il tempo con quattro chiacchiere a largo di Torre Argentina.
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