I roghi "sospetti" di Noventa e Ballò approdano al Governo

«È sospetta la simultaneità degli incendi in due aziende della stessa zona operanti nella gestione dei rifiuti speciali». I roghi alla Idealservice di Ballò e alla Eco Energy di Noventa di Piave e la conseguente dispersione di sostanze nocive nell'aria approdano in Parlamento. Porta la firma di Elisabetta Zamparuttì, Marco Beltrandi, Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci e Maurizio Turco, tutti del Pd, la dettagliata interrogazione rivolta ai ministeri dell'Interno, dell'Ambiente e della Salute. Dopo una premessa in cui si riassume l'accaduto, ovvero gli incendi scoppiati a 24 ore di distanza quasi sicuramente dolosi - il primo nella notte tra il 31 gennaio e il 1 febbraio, l'altro nella notte precedente - i parlamentari chiedono «di quali ulteriori informazioni disponga il Governo in merito ai fatti riferiti in premessa ed, in particolare, sulle cause dei due incendi e se vi siano elementi tali da prevedere un rafforzamento delle iniziative di competenza volte a contrastare la presenza della criminalità organizzata nella gestione dei rifiuti speciali in Veneto».
I deputati del Partito democratico, dopo aver sottolineato come l'emergenza ambientale sia stata contenuta grazie alla tempestività dell'intervento di Arpav, vigili urbani, protezione civile, esprimono inoltre la loro preoccupazione per quanto contenuto nel "piano strategico 2012-2014 dell'Arpav", l'agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto, il quale prevede la drastica riduzione della struttura con la vendita delle sedi provinciali di Vicenza, Belluno, Rovigo, Verona, Treviso, il ridimensionamento dei laboratori di analisi chimiche (da sette a due in prospettiva si ridurranno a uno solo, a Mestre). Una ristrutturazione che secondo gli interroganti va a collidere con il "Principio di precauzione" sancito dal trattato di Maastricht, tradotto nella normativa italiana con l'approvazione del "Codice dell'ambiente" (decreto legislativo n. 152 del 2006) che all'articolo 301 recita testualmente: «In applicazione del principio di precauzione del Trattato CE, in caso di pericoli, anche solo potenziali, per la salute umana e per l'ambiente, deve essere assicurato un alto livello di protezione».
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