"La resistenza civile del radicale Pannella"

La forza delle battaglie radicali, qualche volta, ha bisogno di anni per esprimersi pienamente e per riportare una conseguente, giusta vittoria. Ci vogliono vitalità e resistenza, perciò. E il leader Marco Pannella ne ha da vendere. Di tutte e due. Nel 2010, per fare un esempio, dopo la candidatura di Emma Bonino alle elezioni regionali del Lazio, i radicali denunciarono l’Agcom per la mancata presenza di loro esponenti nelle trasmissioni Rai, in violazione della pluralità di informazione che andrebbe garantita dall’Authority stessa. La quale, al contrario, ha tentato per tre anni di archiviare il “caso Pannella”. E ogni volta il leone radicale ha ruggito con un ricorso. L’ultimo in ordine di tempo, forse il più significativo, è quello rivolto al Tar del Lazio, che qualche giorno fa lo ha accolto, ordinando ad Agcom di rivalutare quell’antico esposto radicale entro trenta giorni, pena l’invio di un commissario da parte dei giudici amministrativi. Ora, anche la carta stampata dovrebbe ben fornire almeno l’informazione sull’ennesima estenuante rivolta radicale in corso.
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