Rai, lo sgambetto alla Dandini

Sembrava che i problemi si fossero risolti e invece il consiglio di amministrazione Rai ha bocciato il programma di Serena Dandini. Il modo con cui il governo si muove su questa materia ha un che di inquietante. Ad aggravare il tutto c'è naturalmente l'evidentissimo conflitto di interessi che il Cavaliere si porta dietro, ma non è il solo problema.
La Rai in questi anni di "seconda repubblica" è stata più che mai lo specchio, deformante, di una situazione politica segnata da una conflittualità, per così dire malsana. Oggi Berlusconi, sempre più debole, porta un assalto finale a programmi e conduttori che gli sono ostili. Ai Santoro e alle Dandini però non succederanno programmi da far invidia alla mitica Bbc ma intrattenimenti più scadenti anche perché più smaccatamente orientati, anche se in senso opposto. Fa bene dunque la sinistra a protestare, farebbe ancora meglio a porsi anche qualche domanda. Beppe Giulietti ha subito dato al mancato rinnovo del contratto per Parla con me un rilievo di spessore costituzionale. Forse una riflessione andrebbe fatta su quanto l'enfasi, che in passato portò quasi a confondere Carmen Lasorella con Anna Politovkskaya, non abbia fatto un buon servizio alla difesa di quei programmi che la meritavano. Sarebbe necessario tentare un colpo d'ala riformatore nel servizio pubblico. A rischio di rimettere in discussione consolidate incrostazioni che caratterizzano la Rai a prescindere da Berlusconi, che naturalmente aggrava la situazione da par suo.
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