Radicali a tutto sole

«Copriamo di pannelli solari i tetti di Milano», a partire dal patrimonio immobiliare di proprietà del Comune. È questa una delle priorità del programma elettorale di Giuliano Pisapia, illustrata ieri mattina dalla Lista Bonino Pannella durante l'incontro «Milano rinnovabile e solare». Perché "convertire" energeticamente Milano si può e si deve, a partire dall'occasione dei referendum ambientalisti del 12 e 13 giugno, dalle elezioni comunali, dalla immensa disponibilità di tetti del territorio e dall'influenza che la politica comunale può avere su un colosso energetico come A2A. Il progetto dei radicali è quello di chiedere alle amministrazioni investimenti nel risparmio energetico e nelle fonti rinnovabili «dire no al nucleare - ha spiegato Marco Cappato, capolista dei radicali alle prossime elezioni - non basta.
Ma bisogna costruire un'alternativa, proprio nelle città, pretendendo massimi standard di efficienza energetica di tutti i nuovi edifici, rottamazione edilizia di immobili non di qualità e utilizzo di tetti e spazi industriali, capannoni per esempio, per impianti di energia fotovoltaici». Sostenuti anche dal candidato sindaco Giuliano Pisapia i 5 quesiti referendari sottoscritti da 24 mila milanesi restano la sintesi della proposta oggi presentata dai radicali.
«La conversione energetica di Milano deve essere uno dei nostri primi obiettivi - ha annunciato Pisapia - sia per lo sviluppo del lavoro, un giovane su quattro non ha un'occupazione, sia per avere un'aria pulita e fare di Milano una città accogliente». Che il capoluogo lombardo possa fare molto dal punto per lo sviluppo delle rinnovabili lo pensa anche Emma Bonino: «Milano ha spesso anticipato l'atmosfera nazionale - ha dichiarato la vicepresidente del Senato - e può davvero essere un punto di inizio perché ha la potenzialità di realizzare una politica diversa che possa diventare "contagiosa" per il resto del Paese».
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