Radicali: scelti o sciolti?

Dalla Rassegna stampa

Nel 1987 i Radicali lanciarono - con un successo abbastanza grande da permettere loro di sopravvivere - una campagna di autofinanziamento e di iscrizioni che aveva questo titolo: «Partito Radicale: o lo scegli o lo sciogli». A 27 anni di distanza da quell’appello, in un Paese i cui Palazzi del potere sono stati quasi totalmente deradicalizzati, siamo ritornati alla stessa emergenza e urgenza: senza un vero sostegno, morale e materiale, i Radicali rischiano di scomparire dalla fauna politica nostrana.

Eppure la maggior parte delle tematiche che le istituzioni italiane si trovano ad affrontare oggi, riguardano proprio quegli animali politici in via di estinzione, che ne hanno fatto da sempre le loro battaglie: riforma del sistema giudiziario e penitenziario, abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, trasparenza e legalità delle istituzioni, legalizzazione delle droghe, autodeterminazione e libertà di scelta, tutela delle minoranze, solo per citarne alcune. Nonostante il tentativo di asportazione chirurgica che il regime compie ai danni dei Radicali, la loro storia e le loro lotte sono oggi ancor più presenti, quasi egemoniche, nel panorama politico attuale. Sarà venuto il momento, non fosse altro che per riconoscenza, di dare loro un aiuto concreto?

 

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