Radicali, mille firme raccolte per l'eutanasia

«Vogliamo regolamentare un fenomeno che già esiste negli ospedali italiani, ma che deve avere regole chiare e certe. Per questo l'abbiamo chiamato la nostra campagna “eutanasia legale”».
Continua la battaglia dei Radicali a Padova per la proposta di legge di iniziativa popolare per legalizzare eutanasia e testamento biologico. «Da aprile ad oggi abbiamo raccolto già mille firme» continua Maria Grazia Lucchiari, della direzione dei Radicali Italiani, «ma continueremo fino a settembre». L'obiettivo è contribuire alla campagna nazionale promossa dai Radicali (associazione Luca Coscioni e Radicali Italiani) con l'adesione dell’Uaar, di Exit Italia e di Rifondazione comunista.
«Questo argomento ha scatenato un dibattito molto acceso in città» continua Lucchiari, «sono molti i casi che sono andati all'estero per morire e ne abbiamo anche vicini a noi». Secondo i dati in possesso dell’Unione atei agnostici e razionalisti la “desistenza terapeutica” (il contrario dell'accanimento terapeutico) sarebbe stata applicata a 16mila persone in Italia nel giro di un anno. «Sono temi cari alla nostra vita» aggiunge la segretaria nazionale dell'associazione Luca Coscioni Filomena Gallo, «i cittadini italiani hanno voglia di essere liberi e questi temi non appartengono solo ai nomi noti».
Secondo i dati diffusi dai Radicali, il 62% degli italiani sarebbe a favore dell'eutanasia legale. Non significa necessariamente che tutti optino per questa scelta, ma i Radicali mettono l'accento sul dare a tutti la possibilità di scegliere. «Su di me non la praticherei, e lo voglio dire chiaro, ma voglio che venga rispettato il diritto altrui» spiega la presidente del consiglio comunale Daniela Ruffini, «sia che vada in un senso o nell'altro». Ruffini si è impegnata anche a farsi da tramite con l'Amministrazione per una richiesta che i Radicali rivolgono al Comune e alla Provincia.
I dipendenti infatti possono fare richiesta per essere accreditati come autenticatori delle firme raccolte per le leggi di iniziativa popolare. Ma non tutti lo sanno. «Sarebbe bello che Padova costituisse un suo albo di autenticatori cui fare ricorso quando serve, non solo per la nostra iniziativa» spiega Lucchiari. Oltre a Ruffini a dare il loro supporto alla causa dei Radicali anche la consigliera provinciale Sabrina Di Napoli e il consigliere comunale Matteo Cavatton.
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