Profughi iraniani in Europa proposta bipartisan a Roma

Ottanta chilometri a nord di Bagdad si trova Camp Ashraf, che ospita 3400 Mujaheddin del Popolo, organizzazione (rubricata come terrorista da Usa e Iraq, non dall'Ue) di opposizione al regime iraniano. Accolti a braccia aperte da Saddam Hussein ai tempi della guerra contro l'Iran, sono diventati ospiti scomodi per il nuovo Iraq democratico, che lo scorso aprile non ha esitato ad inviare le sue truppe contro il campo, provocando, secondo un rapporto Onu, 34 morti (il video è su Corriere.it). Questa piccola località è diventata protagonista per un giorno a Roma. Trovare una soluzione alla crisi di Camp Ashraf e tutelare i diritti dei dissidenti iraniani, infatti, è il tema del convegno che si è svolto ieri mattina alla Camera. Fra i presenti, la vicepresidente del Senato, Emma Bonino. Durante l'incontro, un gruppo bipartisan di parlamentari ha illustrato una proposta diretta al governo e all'Ue, che ipotizza, fra l'altro, il trasferimento in altri Paesi, Europa e Italia compresi, dei profughi iraniani. In piazza Montecitorio, intanto, un centinaio di attivisti, fra cui Mariam Rajavi, moglie del defunto leader dei Mujaheddin Massoud Rajavi, manifestava per i diritti dei dissidenti.
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