Prendendosi Corona, la Minetti ha finalmente messo la testa a posto

Dalla Rassegna stampa

 Il Dio del gossip, astuzia e capriccio della cronaca, ha finalmente rimesso le cose a posto e, come in un minuetto o in una quadriglia, Nicole Minetti ha incontrato il giovane uomo che la completa. Le loro foto d’amore sulle pagine dei principali settimanali popolari, non importa se rubate o vendute, sono la vera lettera di dimissioni di Nicole dal Consiglio regionale lombardo. Sono la lettera di dimissioni dall’erotismo da geriatria, dal travestimento come stimolo e come surrogato...

Fabrizio Corona infatti è la sua esatta metà e nessun regista avrebbe potuto immaginare un finale più giusto di questo. È dunque vero che il gossip è il più sapiente dei mezzani, l’angelo nascosto sotto il tavolo di un’Italia che aveva trasformato la politica in vizio da taverna e il famoso Palazzo pasoliniano in casa chiusa, in postribolo di Stato, e adesso si libera di tutto, della ricotta e delle ragazze briffate nel burlesque, delle lupe affamate e dei tristi festini a pagamento affollati di vecchi troppo vecchi e di giovanette troppo giovani. Ecco: l’Italia si libera di tutti quei ricchi miserabili con una vera esplosione di ormoni, getta via gli ultrasettantenni viagrati e recupera l’autentica carnalità, quattro clic di normale pettegolezzo popolare, di sano e volgare paparazzismo e finisce l’era mefitica dell’utilizzatore finale Insieme, Corona e la Minetti sono la coppia dell’estate, uguali e paritari, belloni e maledetti.

E sono l’amore che sta appassionando gli italiani non perché siamo un popolo di voyeur o per lo meno non solo - ma perché i loro baci e le loro fughe, gli alberghi dove si incontrano, e il broncio di lei che diventa sensuale in attesa che lui ne combini un’altra, e il sorriso di lei che gatteggia mentre lui brucia tutti i semafori rossi, insomma questa riedizione di Bonnie e Clyde, con i tatuaggi al posto dei mitra, è l’ultima riga di una storiaccia di sesso malato e di strapotere corrotto, la vera fine del berlusconismo, la nemesi del muscolo e dei solidi bicipiti. Fabrizio e Nicole sono, al contrario, l’uno la pupa dell’altro, e sembrano firme() a noi - poveri noi - un nuovo logos. Sono una nuova Italia anche per noi che solitamente non consumiamo, non leggiamo e non seguiamo le figurine della società in vista. Eppure anche noi scettici e sgamati siamo spettatori ammirati di questa sfrenata esibizione di giovinezza e di volgarità, di bullismo e di seduzione, e ci piace che lui si pavoneggi e dica che «sì, stiamo insieme» e che lei replichi che «no, siamo solo amici», perché nel gossip da consumo popolare c’è anche questo, lei che prima si nega e poi si offre come un premio, non un tira e molla ma l’ammiccare per meglio cedere...

Se insomma ci siamo ridotti a trattare la Minetti e Corona come Hegel trattava il suo Napoleone a cavallo, è perché lo spirito del tempo nostro, in questo malandatissimo Paese, di questo parla, di questo è fatto, di una love story contro il piripì di love of my life, corpi tonici contro la carne frolla e imbottita di borotalco che la stessa Minetti chiamava «culo flaccido». Certo, queste non sono le foto di Walter Chiari e Ava Gardner che fecero impazzire l’Italia, quando il grande attore faceva a pugni con i paparazzi. Lì c’era un Olimpo dove stavano i divi da ammirare, applaudire e raccontare, qui invece non ci sono divinità ma surrogati, ninfe in luogo di Diana cacciatrice e di Ve- nere. Non c’è neppure il mantello di Natasha che diventa contadina danzando con Andrej, qui la principessa non riesce ad essere regale e il blasone del cavaliere è fatto di sguaiataggine, questi sono divi inseguiti nelle toilette di locali a uso di nottambuli qualunque, la colonna sonora non è di Fred Buscaglione ma è la techno music dei raves, e l’estate nelle loro mani non è sentimento e mistero ma una consumazione di ecstasy da menù turistico. E però Nicole che mentre tratta la sua buonuscita, mentre vende il suo silenzio, e forse vuole un altro milione o forse vuole interpretare un film, e forse vuole un’altra vita o forse vuole ritornare in politica, ma cambiando partito..., insomma Nicole che mentre elenca tutte le possibilità velleitarie e romantiche e birichine ritrova la sua verità e bacia e abbraccia se stessa in Corona è, per sé e per tutti noi, un bagno di realtà, è il piede d’Italia che trova finalmente la sua scarpa. E Nicole Minetti è l’unica ragazza del mondo che, prendendosi il cattivo ragazzo, ha finalmente messo la testa a posto.

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