Pontidiana

Alla fine le roboanti affermazioni «contro» il coinvolgimento dell'Italia nella guerra in Libia, hanno partorito un miserabile risultato sulla pelle dei migranti. Sorridenti compagni di merende, Berlusconi e Maroni hanno presentato l'accordo che ha «rafforzato» la malconcia maggioranza di centrodestra.
È il nuovo decreto approvato dal consiglio dei ministri che, semplicemente, ripristina le procedure di «espulsione coattiva dei clandestini» - perché il reato di clandestinità è il caposaldo della visione xenofoba e penalizzante del dramma dei rifugiati -, prolunga, definitivamente, da 6 a 18 mesi il trattentimento nei Cie, cioè la galera dei campi di concentramento. E, per la prima volta, sottolinea con vanto Maroni, si introduce l'espulsione per i cittadini comunitari, liberamente interpretando le direttive europee che la escludono.
A proposito di guerra, dulcis in fundo, oggi il ministro Frattini firmerà a Napoli con Mahmud Jibril rappresentante del Cnt di Bengasi un accordo per la lotta all'immigrazione clandestina e la possibilità di respingere nella «nuova Libia» i disperati. Un accordo, come il Trattato con Gheddafi, vergognoso. Denunciato da Amnesty Intemational e anche dall'Unhcr-Onu, che Frattini ha di sua iniziativa coinvolto nella «cogestione dell'accordo» Roma-Bengasi. Nel silenzio a sinistra, il cerchio della guerra a tutti i costi con i volenterosi anglofrancesi si chiude. Non c'è bisogno dell'attesa di Pontida La Lega ha ottenuto quello che voleva.
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