Pannella prosegue lo sciopero della sete

Marco Pannella, 82 anni, è al settimo giorno di sciopero totale di fame e sete per ottenere l’amnistia e il diritto di voto dei detenuti e le sue condizioni di salute si aggravano. ’’Persistendo il rifiuto ad ottemperare alla prescrizione della idratazione - ha detto il professor Claudio Santini in un bollettino medico diffuso ieri -, si conferma ovviamente l’elevato grado di rischio di compromissione della funzionalità renale e di complicanze cardio-circolatorie e si ribadisce il pressante consiglio quantomeno a consentire l’inizio di una terapia reidratante per via endovenosa’’.
Preoccupatissimi gli esponenti dei radicali: ’’Facendo lo sciopero totale della fame e della sete - ha detto Rita Bernardini -, non si può resistere a lungo, i medici dicono che per Marco ci sono poche ore davanti’’. L’obiettivo, ha spiegato lo stesso Pannella nella conversazione settimanale con Massimo Bordin su Radio Radicale, in videoconferenza dalla clinica nella quale è ricoverato, ’’è sempre quello: ottenere che lo Stato italiano interrompa la flagranza tecnicamente criminale in termini di diritto internazionale e della ’ex’ Costituzione italiana. Mentre continuano ad arrivare conferme dalla giurisdizione europea, abbiamo fornito lo strumento perché questo possa accadere formalmente in dieci giorni. Come episodio enorme, storico, dopo 30 anni di tradimento ed illegalità’’. Dunque l’obiettivo ha ripetuto Pannella e’ quello che, sotto lo slogan ’’’Amnistia, Giustizia e Liberta’’, spinse prima nel Natale 2005 e poi a Pasqua del 2006 a scendere in piazza migliaia di cittadini e tra loro, nel comitato promotore, Giorgio Napolitano, Francesco Cossiga, Rita Levi Montalcini, Don Antonio Mazzi, Giulio Andreotti, Emilio Colombo, Sergio Pininfarina, Giliano Vassalli, Emilio Colmbo e Antonio Baldassarri’’.
Il leader Radicale fa riferimento a quelle elezioni di 36 anni fa per spiegare come l’obiettivo della sua lotta odierna può formalizzarsi in termini elettorali: ’’I nostri sono gli stessi motivi di fondo che nel 1976 indussero un elenco illustre, senza precedenti, ad aderire all’appello che riuscimmo a pubblicare a pagamento sulle pagine de La Repubblica che, provocando alcune tribune politiche di riparazione prima del voto, permise agli italiani di giudicare per la prima volta le nostre ragioni e battaglie’’. Io, conclude, ’’continuo assolutamente nello sciopero totale di fame e della sete, vedremo se arriveranno nomi vitali come nel 1976, perché quelli urgono. Servono personalità che dicano ’sono pronto ad essere candidato’’’.
Di minuto in minuto si moltiplicano sui social network i messaggi di sostegno e stima al leader radicale e alla sua lotta nonviolenta per la legalità. Sono migliaia, infatti, i tweet inviati con l’hashtag #IostoconMarco, che ieri in poche ore ha scalato i twitter trends e anche stamattina si conferma tra gli argomenti di massima tendenza, con un potenziale di 3.602.099 visualizzazioni, contando su un potenziale di 1.288.439 utenti. Tra le numerosissime personalità del giornalismo, della politica e della cultura che hanno twittato a sostegno di Marco Pannella, anche Roberto Saviano, che stamattina scrive: «Rispetto lo sciopero della fame e della sete di Pannella per la legalità nelle carceri #iostoconmarco». Non si è fatta attendere la risposta del leader radicale, che allo scrittore risponde così su twitter: «A Robe’, grazie ma io sto per il trittico indissolubile Amnistia, Diritto, Legalità per TUTTI e non per i carcerati.I carcerati lottano, soffrono, vivono loro per tutti gli altri, voialtri, noialtri e per tutto questo abbiamo POCHISSIME ORE. Bye bye». Solidarietà anche da Giancarlo Galan, scrive sul suo profilo twitter ’’#iostoconMarco per le sue battaglie sui #diritticivili!’’, mentre il sindaco di Napoli Luigi De Magistris invia con un tweet «un abbraccio forte a Marco Pannella». Molti i politici che si esprimono a favore della battaglia di Pannella: tra gli altri Roberto Giachetti, protagonista di un lungo lungo sciopero della fame per la riforma della legge elettorale.
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