Pagamenti alle imprese la norma c'è

Fra i provvedimenti di riforma del sistema delle relazioni industriali c'è un provvedimento che non è inserito nel pacchetto governativo ma giace come proposta di legge con primi firmatari due parlamentari del gruppo Pd, Misiani e il radicale Beltrandi. Ma la proposta in realtà è avallata anche dalla firma del segretario Bersani e da parlamentari di altri partiti come i pidiellini Cazzola e Lupi, il finiano Della Vedova e Tabacci dell'Udc. Si tratta di fissare, sulla base di una direttiva europea, che prima o poi bisognerà comunque applicare, un tempo certo per i pagamenti alle imprese. In Francia ad esempio il limite è fissato per legge fra i 30 e i 60 giorni. In Italia, come è noto lo Stato è pessimo pagatore e questo porta le imprese del settore edilizio e sanitario a rivalersi innescando un circuito tutt'altro che virtuoso.
Ma non tutto è edilizia e sanità e, soprattutto, la maggioranza delle piccole imprese non lavora per il settore pubblico ma per i privati, spesso sulla base di commesse di imprese più grandi, che non si comportano meglio dello Stato. E così, per far valere i loro diritti, i piccoli imprenditori hanno dovuto creare una struttura ad hoc "Imprese che resistono" visto che hanno trovato un muro di gomma da parte della Confindustria. Non c'è che da sperare che il tema dei "piccoli", che sono l'ossatura del nostro sistema industriale, entri almeno nel dibattito dei candidati alla successione di Emma Marcegaglia.
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