Ora la giunta arancione dà il voto agli immigrati "Ai seggi per i referendum"

Approvata la modifica dello statuto comunale. Dal 2015 urne aperte a tutti gli stranieri durante le consultazioni cittadine. Esulta il P& "Atto per l'integrazione". Duri Fi e Lega: "Decisione assurda"
"Dal 2015 anche gli immigrati residenti a Milano potranno votare. Non alle elezioni amministrative, ma aireferendum cittadini. Il 'regalo' agli stranieri, benedetto dal sindaco Giuliano Pisapia, è stato approvato ieri dal Consiglio comunale. Il voto verrà concesso grazie alle modifiche allo statuto del Comune".
Il provvedimento, che ridefinisce gli articoli che riguardano l'istituto del referendum comunale, introduce accanto alla consultazione popolare di tipo solo consultivo anche quelle di tipo abrogativo e propositivo, e apre la partecipazione al voto a tutti i cittadini stranieri che vivono a Milano.
Un'iniziativa annunciata una decina di giorni fa da Pisapia, che l'aveva definita «un primo passo rispetto alle proposte di legge sui diritti di cittadinanza e di partecipazione dei cittadini immigrati».
"A piccoli passi questa amministrazione sta cercando di snaturare tutto" commenta capogruppo della Lega Nord in Comune, Alessandro Morelli. "Ora è il turno del diritto di voto" ha continuano Morelli "forse l'amministrazione dimentica che secondo la nostra Costituzione, uno dei testi più belli del mondo, il diritto di voto spetta ai cittadini italiani". Per Fabrizio De Pasquale, consigliere di Forza Italia "Pisapia ormai odiato e contestato da buona parte dei milanesi sta cercando di aggiustare la frittata dando il voto agli stranieri".
Per De Pasquale, "questo è un fatto gravissimo che si rifa alla filosofia di Pisapia 'tasse ai milanesi, diritti agli stranieri' ma potrebbe diventare un precedente pericoloso, un modo per poi autorizzare il voto agli stranieri anche per le amministrative".
Positivi invece i commenti dei consiglieri del Pd Anna Scavuzzo e Alessandro Giungi, che esultano con il radicale Marco Cappato: "L'approvazione della modifica dello statuto cittadino che introduce il diritto, per i cittadini stranieri non comunitari residenti a Milano, in possesso di permesso di lungo soggiornanti, di esercitare il diritto di voto nei suddetti appuntamenti elettorali è un nuovo passo verso l'integrazione e la piena partecipazione democratica dei suoi cittadini, compiuta dall'amministrazione comunale milanese". "L'auspicio" hanno aggiunto Scavezzo, Giungi e Cappato "è che tale riforma sia da apripista per quella di permettere il voto ai cittadini stranieri non comunitari, residenti regolarmente nel nostro Paese, alle elezioni amministrative".
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