Oggi il Senato decide sull'arresto di Luigi Lusi

Se l'aula del Senato voterà pollice verso, Lusi sarà il primo senatore a finire in carcere. Forse anche il primo per il quale si opterà per il voto palese, in tal caso le possibilità di salvezza rasentano lo zero. Frenetiche le trattative aperte da rutelliani ed ex dl per ostacolare il voto segreto che potrebbe salvare in extremis l'ex tesoriere. L'unica finora andata in porto è quella con Gaetano Quagliariello, Pdl ma come Rutelli proveniente dai radicali, che ha un appello a favore dell'arresto e il collega di partito Amato ha ritirato la firma. Lusi ha trascorso la notte a limare il suo intervento prima del voto. Obiettivo: demolire l'accusa di associazione per delinquere, l'unica per la quale è previsto l'arresto. Accusa flessibile, in verità, visto che gli associati sono la moglie Petricone e i commercialisti Montecchia e Sebastio. Può sembrare strano ma per l'appropriazione dei 23 milioni di euro, ben più motivata, la pena prevista è inferiore ai tre anni e non prevede le manette. L'ultima iniziativa è stata querelare Rutelli per aver "istigato" il suo arresto paventando l'arrivo dei forconi davanti al Parlamento. L'accusa più forte: aver girato al suo CFS un milione e 300 mila euro.
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