Odori nauseabondi, la Camera chiude

Ieri mattina all'inizio della seduta, alla Camera dei deputati si sentiva un fetore tanto forte da determinare il fuggi fuggi degli onorevoli e la sospensione per una mezz'ora dei lavori. Colpa, a quanto sembra, di un malfunzionamento dell'impianto di aria condizionata che mantiene, d'estate come d'inverno, a temperatura costante la temperatura dell'Aula. L'emiciclo disegnato da Ernesto Basile, infatti, non ha finestre apribili e l'aerazione può essere solo artificiale. I primi ad avvertire il cattivo odore sono i commessi. Si danno subito da fare, ma stavolta aprire le porte non è stato sufficiente. Il fetore è per qualcuno di acido muriatico, per altri di fogna, per Andrea Sarubbi (che ne scrive addirittura su Twitter) di «gladiolo marcio». Qualcuno pensa ad un attacco chimico, subito però smentito da tutti. Altri propendono per una goliardata di stampo quasi studentesco. La vicepresidente Rosy Bindi comunica che «è necessario fare una verifica tecnica sull'impianto di condizionamento», sospendendo i lavori per mezz'ora. I tecnici dell'aria condizionata intervengono subito; poco dopo la situazione torna alla normalità e il fetore svanisce. Ma il mistero sulle cause resta.
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