Napolitano: «Caro Pannella fermati»

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha scritto una lunga lettera a Marco Pannella chiedendogli di sospendere lo sciopero della fame e della sete cui il leader radicale ha ricorso per chiedere una soluzione al problema del sovraffollamento nelle carceri. Il capo dello Stato, dopo aver riconosciuto a Pannella i meriti delle sue lotte «diventate patrimonio comune» di larga parte degli italiani, saluta «con affetto» il leader radicale pregandolo «in nome non solo dell'antica amicizia ma dell'interesse generale, di desistere da forme estreme di protesta di cui colgo il senso di urgenza, ma che possono oggi mettere gravemente a repentaglio la tua salute e integrità fisica». «Da due giorni finalmente - ha risposto Marco Pannella - la congiura del silenzio. Queste sono ore fondamentali. Il Presidente della Repubblica ha bisogno di un appoggio convergente e solido nel Paese».
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