MontHollande: dietro la Tav un'idea di Europa

Dalla Rassegna stampa

Dietro la Tav, l'alta velocità che collega la Francia e l'Italia, c'è un'idea d'Europa. Ad esserne convinto è il presidente del Consiglio Mario Monti che ieri nel partecipare a Lione a un bilaterale con il presidente francese François Hollande ha sottolineato come «l'Europa non ha bisogno di rinvii, ha bisogno di decisioni concrete». Un accordo per una grande infrastruttura europea il cui costo è stato valutato in 8,5 miliardi di euro che saranno ripartiti in 2,9 miliardi a carico dell'Italia, 2,2 a spese della Francia, mentre il 40% dell'intero importo dovrebbe essere finanziato dal bilancio europeo.
Decisa nel summit italo-francese del 1991, l'infrastruttura che consiste in un tunnel di 57 km di lunghezza dovrebbe essere pronta per il 2025 anche se molto probabilmente sarà pronta solo per il 2028. Fino ad oggi sono stati realizzati tutti i lavori preparatori che dovrebbero consentire di ridurre a 4 ore rispetto alle attuali sette il tragitto tra Parigi e Milano. Un progetto particolarmente osteggiato da manifestanti dell'una e dell'altra parte che anche ieri si sono radunati al centro di Lione dove i comitati no-tav francesi e italiani hanno manifestato per chiederne il blocco con qualche tensione con la polizia d'oltralpe. Per Hollande «fra Italia e Francia c'è una grande convergenza sui temi europei. Fra questi il collegamento Tav Torino-Lione, una grande infrastruttura europea», mentre Monti ha confermato che «l'accordo sulla Tav sarà presto sottoposto alla ratifica del parlamento italiano. Personalmente, pur rimettendomi al giudizio sovrano del parlamento, credo che non sarà troppo difficile spiegare i benefici di questa opera per l'Italia e per l'Europa».
Monti si è anche soffermato sulla crisi e, in particolare, ha affrontato il tema del lavoro sostenendo che «avremmo potuto attenuare a breve la disoccupazione giovanile, ma ricorrendo a palliativi che si sarebbero rivelati negativi. Facciamo riforme strutturali per avere benefici a lungo termine». E a Monti è arrivato il riconoscimento del presidente francese secondo cui il premier «fa molto per il suo paese ma anche per l'Europa: vorrei dire semplicemente a Mario Monti che è un grande uomo». I rapporti tra i due sono infatti stati fin dall'inizio improntati non solo all'amicizia ma anche caratterizzati da un forte legame per una comune posizione in Europa. I due ieri non solo si sono trovati d'accordo sulla necessità di compiere passi avanti concreti e non rinviabili sull'architettura bancaria, ma hanno entrambi auspicato un accordo sul bilancio europeo 2014-2020 all'inizio del 2013 fondato sugli obiettivi della crescita, la solidarietà e il controllo delle finanze pubbliche.
I due presidenti non solo si sono trovati d'accordo sull'importanza della reciprocità nell'apertura dei mercati (una dichiarazione congiunta impensabile nell'epoca Berlusconi-Sarkozy) ma hanno anche auspicato l'approvazione in tempi brevi della proposta di regolamento sull'accesso agli appalti pubblici dei paesi terzi. Nel sottolineare la necessità di rilanciare un patto per la crescita con la lotta alla disoccupazione, in particolare giovanile, e nuovi investimenti, Hollande e Monti hanno firmato altri cinque accordi di partnership.

 

© 2012 Europa. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Ti potrebbe interessare anche:

Dichiarazione di Valerio Federico, Tesoriere di Radicali Italiani: "Gli stati nazione hanno fallito nel governo dei grandi fenomeni in corso quali l’immigrazione, le crisi economico-finanziarie, i cambiamenti climatici e il terrorismo internazionale. Il regionalismo italiano ha prodotto spesa...
Sabato 8 ottobre a Roma alle ore 16 ci ritroveremo in Piazza Mazzini e marceremo fino a Castel S. Angelo per un società aperta e per lo Stato di Diritto, con Emma Bonino, insieme ai rappresentanti di molti popoli oppressi nel mondo. Con questa iniziativa vogliamo porre l’attenzione sul pericoloso...
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, e Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma   "L’emendamento della maggioranza sulle concessioni balneari, presentato nell’ambito del decreto enti locali, è dannoso poiché espone l'Italia al rischio di una nuova...