Meloni, ipotesi strappo Appoggio a Storace è lite Bonino-Pannella

Dalla Rassegna stampa

Francesco Storace tra i Radicali e i Fratelli d'Italia. Da una parte l'ipotesi di «apparentamento tecnico» con il partito di Pannella - che al mattino discute a lungo della possibilità - dall'altra quella di una rivale in più nella corsa alla presidenza, Giorgia Meloni. Su quest'ultimo fronte, ecco le parole del deputato Marco Marsilio che forse sintetizzano ciò che in Fratelli d'Italia pensano in molti: «Chi decide da solo va da solo. Al momento non vediamo passi in avanti». Poi aggiunge: «Se non cambiano le condizioni resta in campo l'ipotesi di candidare Giorgia Meloni alla presidenza della Regione per il movimento». Più di un'ipotesi, al momento: certo, Gianni Alemanno dice che la candidatura Meloni «alla fine non ci sarà», e lo stesso candidato de La Destra, Francesco Storace, minimizza, «Fratelli d'Italia ha avuto problemi con il Pdl ma li risolverà. Io sono iscritto a La Destra e come candidato sfiderò Zingaretti in campagna elettorale. Credo che nessuno si voglia sottrarre a questa battaglia». E però la stessa Meloni non nega la possibilità di sfidare tutti, Storace incluso: «E una cosa che stiamo valutando attentamente, seriamente, non è affatto da escludere». Si vedrà, le prossime ore saranno decisive. Storace, intanto, va avanti spedito: accordo chiuso con Rete Liberal e Grande Sud, ma non (almeno al momento) con i Radicali che sul sostegno all'ex governatore affrontano una mattinata di discussione nella sede di Torre Argentina. Marco Pannella è favorevole all'accordo ma si è trovato davanti un partito perplesso, con Emma Bonino a capitanare i contrari. «Un apparentamento tecnico con Storace - spiega il consigliere Giuseppe Rossodivita - avrebbe l'unico scopo, per noi, di abbassare la soglia di sbarramento (nella coalizione di centrodestra i posti in consiglio scatterebbero all'1,7 per cento delle preferenze, ndr) e ciò consentirebbe ai cittadini di avere ancora una presenza di controllo all'interno del Consiglio». I Radicali attaccano il candidato di centrosinistra: «Zingaretti e il Pd ci vogliono far sparire, con i media lottizzati faranno di tutto per cancellare anche solo il nostro ricordo». Per loro, questo, è «un contesto antidemocratico e illegale»: così potrebbero, alla fine, decidere di correre con Storace; ipotesi, alla luce della discussione del mattino, che pare di non semplice realizzazione, anzi. Storace li aspetta a braccia aperte: «Zingaretti è imbarazzato su questo tema, non so se ha paura dell'apparato. Io vedo un mondo in cui io faccio il presidente, i Radicali entrano nella mia maggioranza e mi fanno opposizione». Nicola Zingaretti scuote la testa: «Io spero che i Radicali ci ripensino. Io ho solo chiesto a loro ciò che ho chiesto a tutte le forze politiche e che tutti hanno accettato, e cioè di aprire una fase nuova alla Regione anche rinnovando completamente la rappresentanza consiliare. Senza privilegi per nessuno». E mentre Guido Crosetto pare possibilista - «Credo che un accordo si farà» - ecco sul sito del governo un sondaggio di «Euromedia Research», mille interviste, «Chi vuole presidente del Lazio?». Risposte: Zingaretti per il 44,8 per cento, Storace per il 32, Giulia Bongiorno per l'11 per cento degli intervistati.

 

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