Ma Lega-Pdl chiedono una sospensione

«La nostra non è una sanatoria, la sanatoria l'ha fatta nel 2009 il ministro dell'Interno (Maroni) e ha riguardato 300mila persone con un pagamento di 500 euro». Il ministro per la Cooperazione internazionale, Andrea Riccardi, non ci sta ad essere o :etto degli attacchi della Lega e di parte del Pdl sul decreto che prevede la possibilità di regolarizzare i lavoratori immigrati in nero. Rispondendo a un'interrogazione della Lega, spiega alla Camera che quel provvedimento è la semplice attuazione della direttiva 2009/52/CE. Anzi, sottolinea il ministro, nell'attuarla il Governo ha messo precisi paletti e «ha fatto proprio e trascritto il parere espresso dal Senato lo scorso 5 giugno, che è stato votato all'unanimità e, dunque, anche dalla Lega Nord».
Proprio in virtù di quei paletti per Riccardi il provvedimento sarà utilizzato per regolarizzare non più di 150mila immigrati. Niente sanatorie generalizzate, dunque. E per ribadirlo il ministro ha organizzato nel pomeriggio di ieri un convegno chiamando esponenti di tutto il mondo politico. Presente, in rappresentanza del Pdl, anche l'ex ministro Mara Carfagna. «Occorre sottrarre - ha spiegato Carfagna - un tema così delicato allo scontro ideologico». Per Carfagna «il provvedimento del governo è più che opportuno. All'interno del mio schieramento politico - ammette c'è il timore di una sanatoria ma credo che la norma non possa prestarsi ad abusi né costituire una scorciatoia. Questa non è una sanatoria ma una regolarizzazione». Poco prima, però, Lega e Pdl avevano presentato al Senato un ordine del giorno in cui si impegna il governo «alla luce del significativo onere finanziario gravante sul sistema sanitario nazionale derivante dalla regolarizzazione di un numero imprecisato di lavoratori extracomunitari, a sospendere l'attuazione della procedura».
Il ministro, da parte sua, ribadisce che la bussola nel varare questo provvedimento sono state l'Europa e la legalità. «Il nostro - ha detto - vuole essere un appello agli italiani per la legalità. Recependo la direttiva europea del 2009 abbiamo guardato agli italiani». «Sui temi degli immigrati abbiamo una legislazione severa ma abbiamo una forma di tolleranza, di adattamento indebito alla realtà. Dobbiamo smetterla». Per Riccardi bisogna «offrire ai nostri concittadini che vogliono percorrere una via di ravvedimento operoso la possibilità di uscire da situazioni di illegalità e su questo abbiamo messo molti paletti». Tra i protagonisti del convegno anche la vicepresidente del Senato Emma Bonino, tra i primi a lanciare, proprio in un'intervista al «Sole 240re» l'appello per la legalità: «Ci tengo a dire che questa non è giuridicamente una sanatoria - ha detto -,si tratta di un'emersione individuale dal lavoro nero, mentre la sanatoria si applica a categorie intere dì persone». Per l'ex segretario del Pd Walter Veltroni «abbiamo fatto tante sanatorie qui è una cosa diversa».
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