L'Iran apre all'Onu sui siti nucleari: supervisione se togliete le sanzioni

L'Iran si è detto pronto a dare all'Agenzia Internazionale per l'Energia atomica (Aiea) la «piena supervisione» sul suo programma nucleare in cambio della revoca delle sanzioni delle Nazioni Unite.
Ad annunciare la proposta è stato il responsabile del programma nucleare di Teheran, Fereydoun Abbasi Davani, sottolineando che l'accordo varrebbe «per cinque anni», ma senza specificare limiti e competenze dell'agenzia internazionale. L'Aiea, in un recente rapporto che verrà presentato la prossima settimana a Vienna, aveva ribadito le sue preoccupazioni, parlando in particolare della «possibile esistenza in Iran, in passato o al momento, di attività non rivelate legate al nucleare che coinvolgono organizzazioni militari». Negli ultimi mesi, l'Iran ha fatto notevoli passi in avanti nel suo programma di arricchimento dell'uranio, allarmando le diplomazie occidentali. In particolare, Teheran avrebbe iniziato a installare centrifughe atomiche nel bunker sotterraneo di Fordow, nei pressi di Qom. Una ipotesi subito respinta dall'Unione europea: «L'Iran deve ancora rispettare i suoi obblighi internazionali, nonostante l'annuncio odierno», ha dichiarato l'Alto commissario Ue Catherine Ashton. Bruxelles ha sottolineando che a fronte delle proposte concrete della Ashton, l'Iran non ha ancora fatto passi avanti per dare avvio a «colloqui costruttivi».
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