L'Europa s'interroga sulla tragedia degli immigrati

BRUXELLES, 12. L’Europa s’interroga sulla questione immigrazione dopo gli ultimi, tragici sbarchi sulle coste italiane. Il portavoce della Sala Stampa della Santa Sede, il gesuita Federico Lombardi, ha riferito che Papa Francesco segue «con grande preoccupazione» queste vicende. «La questione dei migranti - ha spiegato Lombardi - è sempre tra quelle in cima ai suoi pensieri: questo lo ha abbondantemente dimostrato col suo viaggio a Lampedusa, il primo del suo pontificato». Lombardi ha poi ribadito che su questi temi «c’è stato il messaggio del Papa per i migranti, poi il viaggio a Lampedusa, e si tratta di un monito che deve essere presente a tutti noi e anche ai responsabili, a chi insomma deve prendere decisioni su come affrontare questi problemi». L’allerta, intanto, resta altissima: ieri mattina ottanta migranti sono giunti a Monasterace, nella Locride, a bordo di un barcone che si è arenato sulla battigia e capovolto. Nessuno è rimasto ferito: la maggior parte è stata rintracciata dai carabinieri. Sono quasi tutti egiziani. E dall’Egitto venivano anche i sei naufraghi - tutti giovani tra i 17 e i 27 anni - morti annegati sabato sul litorale catanese. Tensione anche in Grecia: una rivolta è esplosa nel centro di Amygdaleza, vicino ad Atene, con 1.200 immigrati soprattutto asiatici in attesa di rimpatrio, tenuti sotto sorveglianza dalla polizia. La struttura è stata data parzialmente alle fiamme dai rivoltosi. Dieci migranti fuggiti sono attualmente ricercati dalla polizia. In seguito alla tragedia di Catania, Palazzo Chigi ha tenuto a precisare che l’Italia è impegnata al massimo sull’immigrazione e sull’accoglienza, ma dall’Unione europea deve arrivare un cambio di passo.
Il tema è all’ordine del giorno anche al Parlamento Ue. Il presidente del Consiglio italiano, Enrico Letta, ha chiarito che «l’Italia non ha mai fatto mancare l’accoglienza ma pretende che l’Unione europea affronti con un altro passo questo tema, non più affrontabile con modalità casuali». Letta ha quindi espresso il suo dolore per gli immigrati morti sulle spiagge di Catania e ha ribadito che «l’Italia è un Paese accogliente, come dimostra anche il fatto che una settimana fa abbiamo accolto i migranti respinti da Malta». Tuttavia, ha aggiunto, il fenomeno dell’immigrazione «è tragicamente strutturale e serve un approccio diverso e infatti - ha annunciato - dieci giorni fa con il premier greco Samaras abbiamo deciso, in vista dei semestri di presidenza greco e italiano, di porre il cambio di passo sulle politiche migratorie come punto centrale». Il nostro Paese, ha infine sottolineato, «fa la sua parte ma non si può affrontare in modo occasionale e senza una strategia europea di lungo periodo». Sulla stessa linea l’intervento del ministro degli Esteri italiano, Emma Bonino, secondo la quale «quello che vediamo sulla coste italiane è conseguenza dell’esodo disperato, perché si mettono insieme due fenomeni: chi fugge dalla guerra e chi fugge dalla povertà». Sogno o illusione che sia - ha spiegato il titolare della Farnesina - la cosa peggiore è che «queste persone rischiano di finire nelle mani di veri e propri venditori di illusioni o di morte».
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