Lettere: gli psicologi impegnati nel Progetto “Mare Aperto” temono la chiusura dell’attività

I professionisti psicologi annoverati nel Progetto Mare Aperto, molti dei quali vincitori del concorso pubblico per psicologo, sono attualmente incaricati di svolgere attività professionali sia nell’ambito delle indagini dalla libertà (cd. 13 OL), sia nei percorsi trattamentali per soggetti in regime di esecuzione penale esterna i quali, per le problematiche patite, esulano dal target dei Servizi Territoriali sebbene rivelino una matrice psicologica nel loro percorso criminogenetico.
I percorsi trattamentali attuati, volti non da ultimo anche al contenimento del rischio di recidiva, richiedono un’adeguata continuità temporale ovvero la necessità per i professionisti coinvolti di potere prevedere con debito anticipo l’arco temporale nel quale sarà necessario condurli a termine; ciò al fine di massimizzarne l’efficacia, ma prima ancora di non interrompere senza appropriato preavviso un processo di sostegno, che spesso rappresenta per l’utenza interessata una risorsa significativa all’interno della misura alternativa al carcere.
Nonostante la volontà più volte espressa dal Dap, anche attraverso l’ultima proroga concessa al fine di “non interrompere le attività proficuamente intraprese” e gli esiti positivi del lavoro sin qui riscontrati e più volte riconosciuti (come da ultima nota del Dr. Di Somma relativa alla certificazione di qualità ottenuta dall’Esecuzione Penale Esterna, grazie al contributo del Progetto “Mare Aperto”), a una settimana dalla scadenza del Progetto Mare Aperto, non è stata data alcuna comunicazione né ai professionisti, né agli uffici di Esecuzione Penale Esterna in merito al prosieguo o all’interruzione delle attività.
La presente comunicazione è motivata dall’auspicio di ottenere risposte chiare e positive da parte del Dap rispetto alla proroga di Mare Aperto, ed è volta a richiedere tempi appropriati di comunicazione delle sorti del Progetto stesso agli Uffici preposti ed ai professionisti psicologi coinvolti, nel rispetto del lavoro svolto ed in considerazione delle sue delicate e precipue caratteristiche.
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