Lettera - Sotto il peso di leggi anticostituzionali

L'articolo 27 della Costituzione recita: «la responsabilità penale è personale. L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato». Berlusconi e Pannella dovrebbero rivolgersi alla Corte Costituzionale affinché si esprima sulle leggi contrarie al succitato articolo. Solo così si svuoteranno le carceri e avremo la certezza del diritto. Non è possibile l'abuso del carcere preventivo. Le prigioni sono piene di uomini in attesa di giudizio. Se ti dichiari innocente vieni tenuto in cella; appena confessi ti liberano. Tutto questo con l'avallo delle leggi, molte varate per risolvere i problemi del terrorismo e della mafia. Sono rimaste in vigore e si applicano a chiunque. Se si pagano miliardi di euro per le intercettazioni, per le ingiuste condanne, per le lungaggini dei processi, per il fatto che il giudice non paga personalmente per i propri errori, non lo si deve alla mancanza di leggi, ma soltanto alla loro complessità che hanno reso incivile il nostro Paese.
Biagio Sannicandro
Bari
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