Lettera - Partiti, la salvezza è nella trasparenza

L'art. 49 della Costituzione prevede che «tutti i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere in modo democratico a determinare la politica nazionale». Quindi i partiti godono di un' ampia libertà d'azione come prevista per le associazioni e pertanto non sono sottoposti ai controlli statali come per esempio avviene per gli enti che hanno personalità giuridica. Comunque non basta ridurre i rimborsi elettorali. E urgente che anche i partiti, ferma restando la loro piena autonomia, debbano essere obbligati a redigere bilanci, ispirati a principi di chiarezza e veridicità. Tutti abbiamo diritto di sapere come sono utilizzati i nostri soldi. Se non interverranno fatti nuovi, alla fine di luglio, i partiti incasseranno altri 503 milioni, relativi alla quarta tranche per le spese elettorali sostenute per le politiche del 2008. Il rimborso delle spese elettorali è ormai una voragine che ingoia denaro della collettività contro la volontà di tutti. La fiducia nei partiti è al minimo storico. È fondamentale per la sopravvivenza degli stessi partiti e della nostra democrazia voltare pagina con urgenza.
Angelo Ciarlo Napoli
Caro Ciarlo, l'unica certezza è che la sopravvivenza dei partiti - almeno nel ruolo in cui li abbiamo conosciuti in anni meno cupi - dipenderà dal modo in cui essi affronteranno questo passaggio. La trasparenza nel finanziamento pubblico e il controllo sui bilanci è l'unica strada per riavvicinarli alla gente. Veniamo da anni di battaglie anche referendarie in cui i radicali venivano guardati come marziani non solo dal Palazzo, a cui davano fastidio. Ma anche da una larga fetta dell'opinione pubblica a cui evidentemente faceva comodo il vecchio sistema clientelare, anche per il ritorno che garantiva. Oggi, con grande ritardo, e purtroppo come al solito sotto i colpi di maglio delle Procure, si tenta di correre ai ripari. Mi colpisce la Lega che pur avendo toccato il punto più basso della sua storia ed essersi dimostrata un partito come e peggio degli altri, almeno stia tentando un piccolo sussulto (probabilmente troppo tardi).
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