Lettera - Game over

Forse andrebbe proprio abolito il matrimonio, date le polemiche e politiche sterili in materia e le statistiche sui divorzi. Soprattutto, a maggior ragione, quello celebrato in chiesa, che è diventato un sacramento "indissolubile" soltanto da alcuni secoli. Nei Vangeli non è menzionato, se non di striscio, ma comunque non vi è prevista alcuna benedizione; la Bibbia ne parla come di una pratica familiare, dunque privata, non pubblica. Soltanto ai tempi della Controriforma cattolica, ecco che spuntano l'Istituzione, il Sacramento, Dio che ti guarda e che ti ammonisce perché sei sposato con Lui, prima che con il tuo partner. E un fatto privato diventa pubblico. E il fatto privato di pochi condiziona il pubblico di tutti, in chiesa e in Comune.
Si arriva a un ipocrita presente dove si dice che persone dello stesso sesso non possono sposarsi, ché sarebbe incostituzionale. Ma nella nostra Costituzione non si fa alcun riferimento al sesso dei "coniugi", come invece accade nel. Catechismo cristiano. Delle due l'una: o adottiamo il Catechismo come Costituzione della Repubblica italiana, oppure aboliamo il matrimonio e stiamo insieme soltanto per amore. Civilmente.
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