Lettera - Il caso Santoro

Nell'articolo di Aldo Grasso sul Corriere di ieri leggo che la Rai aveva «un solo modo per combattere Santoro, fare una trasmissione più interessante della sua. Tentativi ne sono stati fatti, gli esiti lì conosciamo: fallimentari». Grasso, naturalmente, sembra dimenticarne uno di questi «tentativi»: quello Fazio-Saviano, con share e ascolti massimi, e proprio per questo notoriamente eliminato ma senza scandalo; nemmeno da parte di Grasso, mi sembra.
Così se lo si toglie (vero?) anche dal presente, epurandone la memoria come si tenta di fare con i... (mis)fatti, che dispiacciono. È vero che Fazio aveva provato a sostituire con Saviano la Littizzetto. Mal e glien'è incolto e incoglie. È lecito soggiungere che anche sulla tesi di fondo sono in totale disaccordo? Un servizio pubblico (anche con s e p minuscole, e canoni e statuto a parte) non può - quanto meno lo può solo riconoscendolo e assumendosene la responsabilità - continuare a catapultare la «forza» di un suo investimento ultra ventennale, tradottosi in esiti di efficacia e natura assolutamente goebbelsiana, nell'ambito del sessantennale Regime partitocratico anticostituzionale, antidemocratico antipopolare, italiano. Tanto c'è De Benedetti pronto...
Marco Pannella
Risposta: Caro Pannella, veramente parlavo dei tentativi dello schieramento opposto a Santoro. Non mi sembra che Fazio, Saviano e la Littizzetto rientrino nella categoria. (a.g.)
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