Lettera - Capitalismo e democrazia

Dalla Rassegna stampa

Caro Colombo, abbiamo letto tutti della "lettera segreta" della Bce con cui si dice al governo italiano, punto per punto, che cosa deve fare per salvarsi. Ma non è un po' antidemocratico?

Mario

Il problema è grave e diciamo pure che lo era anche prima della pubblicazione della lettera segreta. Infatti in Europa c'è un rapporto monetario stretto, un rapporto economico volontaristico e impreciso, un rapporto politico inesistente. Queste tre misure rendono l'intreccio dei rapporti europei uno spettacolo di grande disordine e di clamorose incongruenze. Per questa Unione europea manca un modello, perché si è scelto di non adottarne nessuno, anzi di stare alla larga da ogni proposta di stringere il legame, al di là della moneta e (ma in modo molto più blando) dell'area Schengen, ovvero della libera circolazione attraverso le frontiere. Questa clamorosa asimmetria non poteva che creare una serie di situazioni assurde. La più assurda è di dare dettagliate istruzioni sull'agire politico di governi che non hanno altro vincolo che la moneta unica e una Carta generica di principi. Un esempio del pericoloso squilibrio che in tal modo si sta creando è la tolleranza, anzi la totale mancanza di attenzione della Commissione e del Parlamento europeo per delicati aspetti politici come il rapporto con le minoranze e l'immigrazione, a confronto con le pressanti richieste di disciplina monetaria. Per esempio, è in corso in molti Paesi membri dell'Unione una selvaggia caccia ai Rom. In un Paese come l'Ungheria si verificano episodi di tipo nazista, senza alcuna reazione o ammonizione europea. Ma, per le sue gravi questioni finanziarie, la Grecia è diventata un protettorato quasi privo di governo. Ecco dunque un abbozzo di Stati Uniti d'Europa, in cui regolare i soldi conta più del salvare le persone e la dignità delle minoranze. Come vedete ho cambiato un po' il discorso proposto dal lettore. Si, è vero, la democrazia conosce adesso un nuovo genere di limite, con questo tipo di governo europeo a doppia distanza e privo del sostegno del voto. Ma la vera mancanza di senso deriva dal vuoto politico, niente valori, niente regole morali e politiche, niente governo. Posso dire che Pannella lo aveva detto e ripetuto fin dall'inizio, fino alla noia: “L'Europa delle patrie”; ovvero una pura e semplice associazione di Stati - la cosa più lontana dal manifesto di Ventotene e dal sogno di Oliviero Spinelli, Eugenio Colorni e Ernesto Rossi - non avrebbe mai potuto portare il frutto del sogno.

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