Lettera - Bersani, offri un seggio sicuro a Pannella

Dalla Rassegna stampa

Caro direttore, sa il cielo quanto siete preziosi con la vostra/nostra piccola e fragile Europa; e in particolare quando le cause per cui ci si batte e in cui si crede sono le più difficili, ardue, “impossibili”.
Una cosa so con la certezza che mi deriva da “ieri” e da “oggi”: al momento buono e giusto voi trovate il modo di esserci e ci siete. È l’ennesimo messaggio in bottiglia, questo; nella speranza – vana? – che possa essere letto, visto e non solo guardato, capito e compreso.
Di Marco Pannella, della sua dolorosa e faticosissima iniziativa politica, chi deve e vuole sapere ora sa. Sa perché, sa come; cosa si chiede, si propone, si “urla” nel letterale silenzio di finora, squarciato grazie agli splendidi interventi di Vittorio Feltri sul Giornale, di Francesco Merlo su Repubblica, di Stefano Di Michele sul Foglio, i vostri articoli su Europa, e di tanti, e – non ultimo – del mio direttore al Tg2 Marcello Masi che ha saputo (sembrerà una untuosità, ma chissenefrega) trovare le parole giuste per commuovermi.
Io non so quando e come Marco deciderà di porre la parola fine a questa drammatica fase del Satyagraha che lo vede impegnato, quando deciderà di placare l’arsura con un bicchier d’acqua e così con maggior forza e vigore riprendere la lotta.
Al segretario Bersani, per cui nutro innata simpatia per via di una terra e di una regione che abbiamo in comune, spezzata “appena” da un trattino (lui emiliano; io di Romagna) vorrei poter chiedere, guardandolo fisso negli occhi: sei certo che il Partito democratico, quello che vuole essere alternativa all’esistente e al passato, si possa consentire che nel prossimo parlamento non ci sia Marco Pannella? Pensi e credi che il prossimo parlamento possa assolvere i difficili e delicati compiti cui sarà certamente chiamato, senza la voce di un radicale?
Segretario Bersani, certo: Pannella è quello che si dice e si scrive, se possibile anche di più: e puoi star certo che esigente e implacabile ti romperebbe le scatole settanta volte al giorno ogni giorno che Dio manda in terra; puoi esser certo che sarebbe un tormento per te, per il Pd, per tutti. Puoi esser certo che sarebbe una persecuzione in nome del diritto, della legge, della legalità, della giustizia. Puoi esser certo di tutto questo.
Sei sicuro, segretario Bersani che questo non sia un necessario indispensabile per il Partito e l’alternativa che sogni, auspichi, prefiguri? Sei certo, segretario Bersani che non valga la pena di assicurare l’elezione – in quella quota di parlamentari che vi siete riservati – di Pannella e di una pattuglia radicale, non per averli finalmente “domi”, asserviti, ma proprio perché continuino a essere quello che sono, per fare quello che fanno, che hanno fatto: ed è certo che non vi sconteranno nulla e niente: ma proprio per questo, perché possano continuare ad essere il pungolo, lo sprone, la lingua che batte sul dente che più vi fa e farà male. E sarebbe un tormento benefico, segretario Bersani: lo dicono i fatti.
Siete certi che il “patto” sottoscritto a suo tempo (che sciaguratamente escluse Pannella, ma ne comprese nove tra camera e senato), non sia stato tutto a favore del Pd, di quello che è e vuole essere, comunque – e nonostante gli scontri, le incomprensioni, le polemiche anche feroci – del Pd e della democrazia?
Io sono convinto che sia stato un vero buon “affare” tra i tanti che il Pd ha tentato, con tutte quelle sue candidature farlocche che una a una, dopo avervi baciato sul collo, vi hanno trattato come vi hanno trattato. I Radicali al contrario hanno sempre detto quello che poi avrebbero fatto, hanno fatto sempre quello che avevano detto. Vi par poco? E pensi, segretario Bersani, che quella voce radicale, nel più generale coro, non sia importante, non porti inedito consenso, aiuto e sostegno? A suo tempo, Romano Prodi vinse Berlusconi, e fu una vittoria – leggere le cifre – conquistata proprio a quei voti e a quel consenso “valore aggiunto” determinante portato dalle liste radicali e socialiste della Rosa nel pugno.
Per questo, segretario Bersani, ti chiedo: ma è davvero un sogno che all’alba deve svanire che tu vada da Pannella a dirgli: questa è la candidatura per l’elezione certa, sicura. In cambio di nulla, o meglio: che tu continui ad essere quello che sei e sei stato. Potrebbe sembrare un firmare una cambiale in bianco; in realtà a incassare, alla fine, sarebbe tutto il paese, non solo Radicali e Pd…

 

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