L’Inps oscura sul sito le pensioni dei precari

Dalla Rassegna stampa

Cancellato il servizio che calcolava i futuri trattamenti previdenziali: «Si rischiava la rivolta sociale»

«Vuoi calcolare a quanto ammonterà la tua pensione?», invitano allettanti i motori di ricerca della rete digitando una delle voci più cliccate del web in questi giorni. Quasi tutti, però, rimandano l'internauta interessato al “pensionometro” del sito dell'Inps, il più sicuro ed aggiornato. Ed è qui che il malcapitato scopre che fra i link dei servizi online c'è tutto, ma davvero di tutto (dalla dichiarazione di calamità per le aziende agricole al fondo previdenza casalinghe), tranne la simulazione del calcolo della pensione se non prossimità della pensione stessa. Una decisione, quella di restringere l'area degli utenti curiosi di conoscere in anticipo il loro vitalizio di fine lavoro.

«Annunciata mesi fa dallo stesso presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua, per il quale il sistema non era sufficientemente affidabile al calcolo», commenta Mario Staderini, segretario dei Radicali Italiani. Ma che nasconde in realtà «la paura di una vera e propria sommossa da parte di quelle categorie di lavoratori che stanno pagando le quote previdenziali ma non avranno una pensione o, se l'avranno, non supererà le poche centinaia di euro dell'assegno sociale».

«Gran parte dei contributi previdenziali dovuti alla Gestione separata dell’Inps dai parasubordinati, dai precari o da coloro che esercitano professioni non regolate da ordini professionali, vengono infatti versati a fondo perduto- spiega Staderini, che per il 6 ottobre ha convocato una giornata di protesta dei “silenti” davanti alle sedi Inps di tutta Italia - Se non si raggiunge il minimo richiesto dalla legge per maturare la pensione (il che accade sempre più spesso, dati i lunghi periodi di disoccupazione o lavoro nero), quei contributi vengono usati per pagare le pensioni di altri, ma non danno diritto ad averne una propria». Da qui, secondo il segretario radicale, il fondato sospetto che la sparizione della possibilità di calcolo della pensione dal sito, più che a problemi organizzativi nasca dal timore della presa di coscienza dei “silenti” di un avvenire pensionistico assai gramo. «Del resto – chiosa Staderini – Mastrapasqua lo aveva anche dichiarato a chiare lettere nella sua ultima relazione a Montecitorio: “Se dovessi rendere nota la simulazione di tutte le pensioni, rischieremmo la rivolta sociale”».

 

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