Intervista al ministro uscente Paola Severino "lascio un pacchetto chiavi in mano"

Dalla Rassegna stampa

Il ministro: è fondamentale una continuità su carceri, tempi dei processi e abbattimento dell'arretrato civile. "Lasciamo un pacchetto pronto per l'uso, chiavi in mano, anche se capisco benissimo che le soluzioni tecniche prospettate non equivalgono affatto a una proposta politica, che richiede ben più ampie e diverse condivisioni". Il Guardasigilli Paola Severino sta raccogliendo le carte accumulate nei 18 mesi trascorsi in via Arenula. Gli scatoloni sono pronti da giorni, nonostante le indiscrezioni non abbiano interrotto il tam tam su un suo possibile coinvolgimento nel nuovo governo. Lei però spiega: "Ho sempre pensato, fin dall'inizio del mio incarico, che questa dovesse essere una missione non ripetibile. D'altronde ritengo che ci siano altre persone in grado di affrontare questo difficile percorso della giustizia e che comunque non conti tanto la persona che lo farà, ma il modo con cui lo si farà. Ritengo fondamentale che si mantenga un rapporto di continuità su alcuni temi: carcere, depenalizzazione, tempi della giustizia, abbattimento dell'arretrato civile, impegno nella lotta alla corruzione. Che dunque si continui nel solco tracciato perché sarebbe un peccato buttare al vento quello che si è fatto con una ampia condivisione parlamentare su temi difficili. Che non è poco". Sul fronte delle carceri, però, il Parlamento ha silurato il vostro ddl sulle pene alternative... "Sulle carceri ho registrato delusioni ma anche soddisfazioni. Intanto, con il decreto "salva carceri", i detenuti, che erano 68 mila, ora sono 65 mila e il fenomeno delle "porte girevoli" (che portava molti arrestati ad uscire dal carcere entro 48 ore) è stato ridimensionato. Infine ha visto la luce la carta dei diritti, tradotta in moltissime lingue, un conforto soprattutto per il detenuto straniero. E poi, con 16 milioni, siamo riusciti rifinanziare la legge Smuraglia per il lavoro in carcere perché se un detenuto lavora, poi nel 98% dei casi non va incontro alla recidiva. La strada è tracciata. Il testo sulle pene alternative potrebbe essere integrato con parti della proposta del Csm che inciderebbe su una platea più ampia di detenuti. Ricordo, poi, il presidente Napolitano ha più volte indicato le carceri come una delle maggiori priorità. E Strasburgo, su questo tema, ci ha dato un anno per metterci in regola". Che fine farà il lavoro sulla prescrizione, sulla depenalizzazione e sull'auto riciclaggio? "Sulla depenalizzazione la commissione Fiorella ha prodotto uno studio davvero approfondito che potrebbe essere tradotto in testo di legge: l'obiettivo è quello di consentire al giudice penale di alleggerirsi di tutta una serie di processi "minori". Sulla prescrizione i suoi "saggi" hanno anche proposto un "bonus" per l'accusa quando si arriva in prossimità della sentenza e il tempo concesso sta per scadere... "Si è cercato di fare un passo in avanti su un tema complesso, studiando varie soluzioni tecniche possibili, ma prendendo in esame ipotesi in cui ci sia già una sentenza di condanna". Processo civile: avete fatto molto ma la mediazione obbligatoria è stata fermata. "In nome della massimizzazione dell'efficienza, abbiamo varato la revisione delle circoscrizioni giudiziarie, il tribunale delle imprese, il filtro per l'appello, sviluppato l'informatizzazione. Certo, si dovrebbe tonare sulla mediazione obbligatoria perché la Consulta ha ritenuto che ci fosse un eccesso nell'attuazione della delega, ma nel merito di questa forma alternativa di processo non ha avuto nulla da eccepire. Se avessimo avuto più tempo saremmo intervenuti". Intercettazioni: vi siete tenuti alla larga da questo scoglio. "In realtà, si è svolto un approfondito confronto con i partiti e si è arrivati vicini a un accordo, dibattendone a lungo anche con i rappresentanti della stampa. Ma poi il meccanismo della calendarizzazione si è inceppato, impedendo la discussione". Cosa racconterà ai suoi studenti ora che tornerà alla Luiss? "Racconterò loro un anno e mezzo passato al governo perché vedere la formazione della legge non più solo dal punto di vista dello studioso, ma nel rapporto con il Parlamento, è una esperienza straordinaria". Tornerà anche a esercitare la professione di avvocato... "Tornerò alla mia vita di prima, una vita piena di molte cose e di soddisfazioni. Ci torno sapendo di aver fatto un'esperienza importante".

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