Int. a Turco: Radicali hanno votato no perché mancano le prove, ma non tuteliamo Cosentino dal processo. Le accuse del Pd ingiuste e infondate

Dalla Rassegna stampa

«Noi non dobbiamo decidere se Cosentino sia colpevole o innocente, non lo stiamo tutelando dal processo. Dobbiamo solo capire se il fatto che sia un deputato influisca o meno sulla richiesta di custodia in carcere». 

Secondo lei, Maurizio Turco, e i suoi colleghi radicali, ha influito: c'è fumus persecutionis, ha detto...

«C'è nella richiesta di arresto. C'è una lettura forzata delle cose che porta a chiedere la custodia cautelare. Sa quante pagine ci arrivano di solito? 20-30. Stavolta ce ne sono arrivate 1.171, il 90% delle quali definisce il contesto».

Così avete votato contro l'arresto, diversamente dal gruppo del Pd di cui fate parte.

«Noi non votiamo per convenienza. E non votiamo col passamontagna, perché abbiamo detto come avremmo votato, nessuno mette in dubbio i nostri voti». 

Ma stavolta siete stati determinanti... 

«Ogni volta che voto in Giunta per le autorizzazioni io non faccio i conti dei voti pro o contro e spero sempre di essere determinante, perché credo nella mia posizione e la difendo. Questo voto è frutto di un approfondimento che va oltre le carte giudiziarie. Abbiamo votato secondo scienza e coscienza, non vorrei essere criminalizzato». 

Qualcuno nel Pd, come la Bindi, ha criticato la vostra scelta... 

«Noi abbiamo preso la nostra posizione pubblicamente. Mi avrebbe fatto piacere una riunione di gruppo in cui parlare più diffusamente di queste cose, ma non c'è stata. E la Bindi... dice che siamo un "nodino": è anche simpatica, è migliorata». 

Se un magistrato vuole arrestare un cittadino comune, lo fa senza chiedere il permesso. La Casta invece può «salvare» i suoi esponenti? 

«Ma gli stessi magistrati non vedono il deputato come un cittadino comune! Da deputato puoi diventare referente nazionale dei casalesi in virtù dei tuoi poteri. Quando era un cittadino comune, Cosentino non è mai stato inquisito una volta». 

In altri casi avete votato per il sì alla custodia cautelare: non c'era fumus?

«Alla luce dei fatti, anch'io ritengo oggi che su Papa ci sia stato un accanimento incomprensibile. Ma in base alle carte che ci furono date allora, su Papa, Angelucci e Milanese ritengo che fosse giusto votare a favore». 

Qualcuno ha giocato una partita politica sul voto di oggi? 

«Io mi sento di dire una cosa sola: noi quando diciamo una cosa, quella è. Il resto non lo so». 

Cosentino ha detto di essere rimasto colpito dal suo intervento: l'ha chiamata? 

«No. Ma ricordo che non abbiamo votato la sua innocenza».

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