Int. a B. Englaro - «L'aria è cambiata: questo testo sarà smontato da mille casi Eluana»

Come si sente, adesso che la legge è in dirittura d'arrivo?
Non si rendono conto di quello che stanno facendo. Come dicono giuristi e costituzionalisti, imporre per legge a un cittadino che non può più esprimersi ciò che non oserebbero imporre a chi ne ha ancora la facoltà, e imporre l'idratazione e l'alimentazione artificiali quando non si possono imporre nemmeno quelle normali, è anticostituzionale.
Dicono che c'è un vuoto legislativo e che in quel caso si trattò di una sentenza creativa. Hanno perfino evocato l'eutanasia.
La magistratura nel caso di Eluana è stata chiara e allineata alla Costituzione e agli accordi di Oviedo. Perfino la Corte di cassazione si è espressa nel 2007 in modo inequivocabile dicendo che «l'autodeterminazione terapeutica non può incontrare un limite anche se ne consegue la morte, e non ha nulla a che vedere con l'eutanasia». Il problema è che non vogliono accettare un semplice diritto universale: nessuno mi può impedire di lasciarmi morire. Non di farmi morire, ma di lasciarmi morire. Anche se tutto il Parlamento all'unanimità decidesse di disporre della mia salute, io ho il diritto di dire «No». E un'evidenza banale, per questo dico che non si rendono conto. Non ci può essere alcun primato della politica sulle libertà fondamentali.
Dicono che lei avrebbe delle velleità politiche.
Secondo lei, la Camera è riuscita a peggiorare la legge?
È tutto l'impianto ad essere sbagliato. Le legge, se proprio la si doveva fare, avrebbe dovuto essere chiara e minima. In modo da dire al cittadino: «Stai tranquillo perché non c'è alcun abbandono terapeutico», ma nemmeno nessuna imposizione né da parte dello Stato né da parte del medico.
Nella conferenza stampa tenuta con Mina Welby e il senatore Pd Ignazio Marino, si parlava di un referendum abrogativo.
È un iter troppo lungo, mi sembra più probabile e auspicabile che la legge venga immediatamente impugnata dai singoli cittadini. D'altra parte la vicenda della mia famiglia spiega chiaramente quanto può dar fastidio il fatto che un semplice cittadino possa mettersi di traverso ai progetti di chi detiene il potere. Io non so cosa c'è dietro l'ostinazione di questo Parlamento per una legge che non piace a nessuno. E non lo voglio sapere. So solo che non riusciranno a togliere ai cittadini la libertà di scegliere come vivere, come curarsi e come morire.
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