La grana dei radicali all'interno del Pd

I radicali contro il Partito democratico. Il X congresso dei Radicali italiani è stato un appuntamento molto interessante sul quale è necessario soffermarsi per fare qualche valutazione sugli scenari politici italiani. Da questo appuntamento sono giunte critiche e attacchi durissimi contro il Partito democratico di Pierluigi Bersani. Il principale attacco è stato che il Pd si allea "con qualsiasi componente della partitocrazia" purché sia antiberlusconiano, abbandonando in questo modo "ogni contenuto di riforma ed escludendo così il suo stesso elettorato". È questo uno dei passi più duri della mozione di maggioranza presentata al decimo congresso dei radicali che ha confermato la segreteria di Mario Staderini. "Constatiamo - si legge ancora nel documento - come i radicali siano considerati dai vertici del Pd ostacolo ed avversari. Per questo guardiamo con attenzione a tutte quelle iniziative politiche all'interno del Pd in sintonia con le proposte radicali". A questo punto la mozione cita le proposte di Matteo Renzi per l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, del valore legale dei titoli di studio, di introduzione di un sistema elettorale maggioritario secco e quella di Nicola Zingaretii per gli Stati Uniti d'Europa. Quanto al futuro "il congresso conferma la prassi e il metodo radicale di offrire sostegno a proposte, da qualunque parte politica esse arrivino, che siano in sintonia con gli obiettivi dei radicali italiani". I radicali si tengono le mani libere anche se non dimostrano di voler uscire dal Partito democratico come componente parlamentare. Il loro principale obiettivo è quello di seguire tutto ciò che si muove all'interno del Pd.
Questa logica verrà seguita dai deputati radicali in Parlamento, ma non dal segretario Mario Staderini, che certo avrà margini di manovra più ristretti. A questo punto spetta al centrodestra fare la mossa decisiva verso i radicali. Alcuni episodi dimostrano che i rapporti sono ormai logori: l'aggressione ad una troupe del Tg3, la fuga del segretario del Psi Riccardo Nencini, i fischi all'onorevole Ventura del Pd sono episodi che la dicono lunga sulla difficoltà delle relazioni tra radicali e Pd. Ma l'aspetto più strano di questa vicenda è che quelli del Partito democratico non sanno come liberarsi dei radicali. Certo, per il Pd perdere 9 voti sarebbe un autentico disastro politico. Allora è meglio tenersi i radicali e non candidarli alle prossime elezioni. Bersani ha già steso un suo progetto politico dal quale i radicali sono esclusi. La vendetta del segretario del Pd contro Pannella e i suoi sarà durissima. Ma prima di quel giorno i dirigenti di questo partito resteranno sotto scacco, e certo non perderanno l'occasione per aprire alla loro iniziativa nuovi spazi politici.
© 2011 La Voce Repubblicana. Tutti i diritti riservati
SU