"Il governo si dia una scossa riformando la cittadinanza"

«Ora mi aspetto che il governo e il premier Enrico Letta in particolare dia un segnale di discontinuità rispetto alle politiche degli anni della destra». Ad augurarsi, dopo la visita del Papa a Lampedusa, un cambio di rotta, bollando il reato di immigrazione clandestina come «inutile, capace solo di intasare i Tribunali» e proponendo una riforma della cittadinanza che adotti uno «ius soli temperato» è un deputato del Pd che questi temi li conosce bene, per averli vissuti per primo sulla pelle. Khalid Chaouki, nato a Casablanca 30 anni fa, arrivato in Italia a 8 anni, la cittadinanza italiana l’ha ottenuta nel 2005, a 22 anni. «E la cosa buffa è che, mentre facevo richiesta, ero consigliere del ministro dell’Interno Pisanu su temi relativi all’Islam». Musulmano, è stato colpito anche lui da Papa Francesco: «Riesce a recuperare un’autorevolezza alla Chiesa che va ben al di là della Chiesa romana». Importante, sottolinea, che grazie a questa visita «il tema dei diritti umani, dei profughi, che talvolta fatichiamo a rendere digeribili in una fase di grande crisi, ha acquisito pari dignità rispetto ai temi economici».
Ora, insiste, «spero questo dia una scossa al governo, che finora su questi argomenti è stato indifferente». Occorre intervenire sul reato di immigrazione clandestina, dice, sui Cie: «Luoghi che alimentano solo odio e rabbia. Visitandone uno, mi è capitato di incontrare un ragazzo nato a Milano, che ci era finito dentro perché gli era scaduto il permesso di soggiorno. Volevano rispedirlo in Egitto, dove lui non era mai stato». In Parlamento, nel frattempo, «stiamo provando a portare avanti alcune proposte: la legge quadro sul diritto d’asilo, che ora è al Senato, e una legge sulla cittadinanza. Ne stiamo discutendo cercando una mediazione con il centrodestra: la proposta del Pd è di riconoscere il diritto di cittadinanza ai bimbi nati qui all’atto dell’iscrizione a scuola».
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