Governo battuto alla Camera sul trattato con la Libia

Dalla Rassegna stampa

Finale a sorpresa di una giornata che ha visto protagonisti tassisti e liberalizzazioni in generale, ma si chiude con la prima sconfitta del governo Monti in Parlamento. Che va sotto per ben due volte sul Trattato Italia-Libia; l'assemblea di Montecitorio approva, contro il parere dell'esecutivo, le mozioni dell'Idv e dei Radicali sulla cooperazione fra Italia e Libia sull'immigrazione, proprio alla vigilia della visita di sabato a Tripoli del presidente del Consiglio. Sia sulla mozione dell'Idv sia su quella dei radicali il Pd ha votato contro il parere del governo. testo dei dipietristi è passato con 236 sì, 215 no e 5 astenuti, raccogliendo i consensi di Pd, Idv e Terzo Polo. La mozione dei Radicali è passata con 125 no, 162 astenuti e 264 sì. Lega e Udc hanno votato no, Pd e Idv sì, il Pdl si è astenuto. A favore di queste mozioni hanno votato insieme Idv, Lega e diversi parlamentari di maggioranza. Nel contempo, sono state approvate anche le mozioni di Pdl, Pd e Terzo Polo su cui c'era il parere favorevole del governo. Il risultato nel merito è in parte il ripristino del Trattato italo-libico (assicurando la piena applicazione di quanto previsto dagli articoli 1 e 6 e consentire che le operazioni di contrasto all'immigrazione clandestina siano pienamente conformi alle norme di diritto internazionale") e in parte la richiesta di impegnare l'esecutivo ad "attivarsi nelle sedi opportune e a livello bilaterale affinché, quanto prima, la nuova dirigenza libica si adoperi per ratificare la convenzione di Ginevra relativa allo status dei rifugiati" e a "cooperare con gli altri Paesi dell'Unione europea per un governo europeo dei fenomeni migratori".

Politicamente, invece, ai più questo voto è stato letto come "un incidente". Il Pd avrebbe deciso di votare a favore delle mozioni di Idv e Radicali non per dare un segnale, ma perché queste erano molto simili alla sua. Fatto sta, sullo stesso argomento, si è vista schierarsi sia la nuova maggioranza, sia la vecchia opposizione votare compatta. Inconvenienti "tecnici" insomma, che però mostrano in controluce come le contraddizioni insite in quella che ormai è a tutti gli effetti una grande coalizione.

Respinta invece la mozione della Lega, che ieri ha inscenato una protesta da opposizione in piena regola, andando con cartelli di protesta dietro i banchi del governo: "No clandestini". Ma il testo con cui chiedevano il rimpatrio degli ormai ex profughi è stato respinto. I deputati del Carroccio hanno motivato loro azione spiegando che "essendo terminata la guerra in Libia non si può più parlare di profughi ma di clandestini e quindi è necessario il loro immediato rimpatrio".

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