Forniture di petrolio, stop dell'Iran a Francia e Gran Bretagna

Dalla Rassegna stampa

L'Iran ha sollecitato oggi una rapida ripresa delle trattative sul nucleare con l'Occidente, ma in contemporanea ha annunciato il blocco delle sue forniture di petrolio alla Francia e alla Gran Bretagna in risposta alle recenti sanzioni europee. Atteggiamenti contraddittori, all'apparenza, ma non nuovi.

Carota e bastone, hanno fatto notare alcuni osservatori. Che è poi la stessa impressione emersa da Israele dove, sempre oggi, era a colloquio con il premier Benyamin Netanyahu il Consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Tom Danilon. Mentre l'incontro era in corso, alla Cnn il più alto graduato delle forze armate americane, il generale Martin Dempsey, ha dichiarato di ritenere «prematura» un'azione militare contro l'Iran in risposta al suo programma nucleare.

«Penso - ha spiegato il generale Usa - che le sanzioni economiche e la cooperazione internazionale comincino ad avere effetto». Successivamente la radio militare israeliana ha spiegato che la 'missione Danilon' tende a gettare acqua sul fuoco e a ottenere dallo Stato ebraico più tempo prima di un'ipotetica prova di forza. La 'carota' di Teheran è stata messa in campo dal ministro degli Esteri, Ali Akbar Salehi, che ha invitato i 5+1 (Usa,Russia, Cina, Francia, Gb e Germania) a rispondere alla richiesta negoziale inviata mercoledì scorso al capo della diplomazia europea Catherine Ashton. Dopodomani, tra l'altro, una delegazione dell'Aiea (Agenzia internazionale dell'energia atomica) è attesa a Teheran per cercare di chiarire «le zone d'ombra» del programma nucleare iraniano.

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