Finanziamento pubblico: è colpa della Lega Nord

Dalla Rassegna stampa

Ipocrisia. C'è una sola parola che da sola spiega allo stesso momento, la disaffezione dei cittadini per la partitocrazia, il fenomeno Grillo e la cosiddetta antipolitica. Basta seguire in questi giorni a Radio radicale il dibattito in aula sulla nuova legge che dovrebbe ridimensionare gli appetiti monetari dei partiti attualmente rappresentati in Parlamento.

Ogni giorno nuovi emendamenti stravolgono vecchi impianti normativi e si tira avanti con questa melina all'infinito. Se qualcuno come il deputato Maurizio Turco chiede più tempo per esaminare il merito di questa "ammuina" bipartisan, gentilmente il presidente della Camera lo espelle come se fosse un arbitro di calcio infastidito da una protesta di troppo. E partiti come la Lega Nord e l'Italia dei valori, che sentono il terreno crollar loro sotto i piedi, travolti dall'avanzata di un movimento di protesta apparentemente più serio come quello dei grillini, improvvisamente si riscoprono "radical-pannelliani".

Dopo averla promossa a suo tempo o non avere fatto nulla per impedire che venisse approvata, adesso si fanno paladini dell'abolizione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti e del rispetto per quel referendum dell'aprile 1993 che i radicali in realtà vinsero da soli con l'idem sentire della gente. Per Di Pietro parlano i libri di denuncia contro di lui dei suoi ex colleghi, o le cause intentate dai vari Occhetto, Veltri, Giulietto Chiesa che lo accusano di avere avuto una gestione privatistica o familistica di quei fondi. Per la Lega addirittura si può parlare di un caso di schizofrenia della memoria e del comportamento politico: se li si sente adesso inveire in aula contro il finanziamento o se si leggono i titoli sulla Padania uno potrebbe anche cascarci e pensare che non si tratti dello stesso partito dell'ex tesoriere Maurizio Balocchi che nel dicembre 1993 si mise a capo di tutti segretari amministrativi di tutti i partiti in Parlamento per fare rientrare dalla finestra con una leggina, la 515, ciò che il referendum aveva buttato fuori dalla porta. Ma soprattutto la Lega nel 1999, con il disegno di legge che porta per prima firma quella di Balocchi, il numero 3886, fu il partito che introdusse il meccanismo infernale e un po' truffaldino dei rimborsi elettorali, che come è noto nel tempo hanno sopravanzato di oltre quattro volte le spese reali documentate dai partiti. Ruberie e appropriazioni indebite a parte.

Con che faccia oggi quindi la Lega cerca di fare ostruzionismo in aula alla nuova legge? Lo capisce anche un bambino che dopo gli scandali e le batoste elettorali occorre ricucire l'imene politico di un'improbabile verginità padana. Magari la gente si scorda che il meccanismo del rimborso elettorale l'ha inventato proprio Balocchi. E poi provare non costa niente, tanto che si ha da perdere? Ecco questi due atteggiamenti paralleli di Di Pietro che cerca disperatamente di dire "il vero Grillo sono io" e dei superstiti padani, che ora si riscoprono "radicali", rappresentano due classici esempi di quella ipocrisia che porta alla disaffezione alla politica, all'astensionimo e a votare Grillo. Perché, come dice il noto proverbio, "potrai anche prendere in giro una persona una volta o tutte le volte, oppure tutte le persone per una volta. Ma sarà assai difficile farlo con tutti e tutte le volte".

© 2012 L'Opinione delle Libertà. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Ti potrebbe interessare anche:

Nel giugno 2015, al momento del repentino passaggio di Lapo Pistelli dal governo italiano all’Eni, avevamo denunciato la palese violazione della legge 60/1953 sulle incompatibilità parlamentari. L’Antitrust diede il nulla osta al passaggio di casacca di Pistelli rifacendosi unicamente alla legge...
Dichiarazione di Silvio Viale (Vice Presidente Gruppo consiliare Pd) e Giulio Manfredi (Radicali Italiani):   "Grazie anche al pungolo radicale, sul sito della Fondazione per il Libro ora ci sono tutti i dati e le informazioni richieste dalla legge sulla trasparenza (D. lgs. n....
GIOVEDI 14 GENNAIO 2016 - ORE 17 Consiglio regionale della Toscana – Sala del Gonfalone via Cavour n. 4, Firenze Partecipano: On. Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Padre Fausto Sbaffoni, vicario della Parrocchia di San Marco e direttore della biblioteca Spirituale A....