Ferranti (Pd), corte europea? Parlamento dia risposte immediate

“Adesso che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha rigettato il ricorso dell'Italia urge una soluzione rapida ed efficace al gravissimo problema del sovraffollamento carcerario”. Lo dice il presidente della Commissione giustizia della Camera Donatella Ferranti in merito alla sentenza della Corte che da oggi diventa definitiva. “Abbiamo un anno di tempo per risolvere questa “indegna” situazione, questa è una vera priorità. Il sistema penale deve essere ispirato ai principi di rieducazione e umanizzazione secondo il dettato costituzionale.
In settimana in Commissione ci saranno audizioni sulle misure alternative e sulla messa alla prova per gli adulti. Norme che potrebbero avere comunque un'incidenza deflattiva rispetto al sovraffollamento e potrebbero ottenere un iter prioritario essendo già state approvate dalla Camera durante la scorsa legislatura. Inoltre giovedì avvieremo la discussione sulla riforma della custodia cautelare in carcere. Infatti più della metà dei detenuti è costituita da individui in attesa di giudizio. Dobbiamo contemperare l'esigenza di tutela del processo e della collettività da una parte e la libertà personale dell'imputato dall'altra. Il carcere deve essere, insomma, una misura da applicare come extrema ratio in presenza di una concreta e attuale pericolosità sociale. Gli ultimissimi fatti di cronaca - ha aggiunto - ci dimostrano che la situazione nei penitenziari è ormai disastrosa sia per i detenuti che per gli agenti di polizia penitenziaria”.
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