Expo, apertura del governo mini-deroga da 130 milioni

Dalla Rassegna stampa

Il sogno di venire alleggeriti di tutti gli investimenti per Expo rimane tale: impossibile, in tempi di crisi. Ma da Roma potrebbe arrivare comunque un po' di ossigeno: una mini-deroga al patto di stabilità che consenta, da qui al 2015, di non inserire nel contatore una cifra da dividere tra Comune, Provincia e Regione, di circa 130 milioni all'anno. Questa la richiesta che, dopo l'apertura "politica" del governo Monti durante il vertice di due settimane fa, è stata avanzata dai tecnici ai guardiani dei conti del Tesoro. Che non hanno chiuso le porte. Molto probabile, la possibilità per Palazzo Marino di accendere mutui nel 2012 per finanziare Arexpo. L'esecutivo ieri si è anche impegnato ad accogliere l'ordine del giorno al decreto legge sulle liberalizzazioni presentato dal deputato del Pd Vinicio Peluffo, che "restituirà" i poteri di deroga al sindaco-commissario.

Altri conti sono quelli approvati dal consiglio di amministrazione della società guidata da Giuseppe Sala: lo scorso anno i costi complessivi di gestione sono stati pari a 16,5 milioni, inferiori di circa 7 milioni rispetto a quanto previsto.

Sono stati i tecnici, questa volta, a incontrarsi per capire cosa fosse possibile fare. Adesso quelli del ministero dell'Economia analizzeranno la pratica, ma un'apertura c'è. Nelle stesse ore, il sindaco-commissario spiegava alla prima riunione della commissione consiliare su Expo: «Il governo crede fermamente e fortemente ne12015». Nella sua relazione Pisapia ha tracciato lo stato dell'arte complessivo. Con una novità: in vista di Expo, il Comune andrà a scuola di sicurezza a Londra: dalla microcriminalità al rischio terrorismo. Al centro dell'attenzione ci sono soprattutto le tecnologie che verranno utilizzate per le Olimpiadi. «Abbiamo già avviato contatti e abbiamo in previsione uno scambio di delegazioni», ha spiegato il sindaco. Che ha fatto il punto anche sulla questione terreni. I tempi dell'adesione di Palazzo Marino ad Arexpo sono più lunghi del previsto: si attende ancora - dovrebbe arrivare all'inizio di aprile - la perizia del Tribunale sul prezzo del- le aree. «E la stima potrebbe essere anche superiore - ha spiegato a quella stabilita fino ad ora», ovvero 164 euro al metro quadrato. Un fatto positivo, per gli enti pubblici. Su richiesta del radicale Marco Cappato, poi, ha affrontato la questione della nomina di Luigi Roth - che ha anche altri incarichi - a commissario del padiglione italiano. Pisapia sostiene di aver «sollevato perplessità» sul fatto che fosse Formigoni a stabilire il nome. Sulla scelta, ha spiegato, «non ho avuto alcun ruolo. Mi è stato chiesto informalmente se avessi obiezioni e ho risposto di no perché è persona competente. Sono stato rassicurato anche che eventuali conflitti d'interesse sarebbero stati eliminati».

© 2012 La Repubblica - ed. Milano. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Ti potrebbe interessare anche:

"Di fronte a un flusso di migranti ormai costante da oltre due anni, le istituzioni e il territorio milanesi hanno deciso di intervenire tempestivamente per assicurare un'accoglienza dignitosa a migliaia di persone e garantire al tempo stesso una gestione ordinata all'intera città" così il...
Dopo un anno tra tavoli, incontri e sit-in, la proposta sulla cannabis terapeutica promossa dall’Associazione Enzo Tortora, Radicali Italiani e l'Associazione Luca Coscioni lunedì approderà in commissione sanità.  È il primo passo dell'iter che porterà la proposta in discussione in Consiglio...
Il mercato del lavoro a Roma: una tranquilla stagnazione senza futuro. Nella Capitale la maggioranza degli spostamenti con i mezzi privati a motore, a Milano con i trasporti collettivi.  Sergio Rizzo sul Corriere della Sera racconta il dossier elaborato da Roberto Cicciomessere di Radicali...