Embrioni persi, raffica di inchieste

Dalla Rassegna stampa

Sarà un vertice oggi in procura a definire le linee dell'inchiesta che investirà il caso dei 94 embrioni andati perduti a causa di un guasto, avvenuto martedì scorso, all'impianto di crioconservazione del centro per la procreazione assistita dell'ospedale San Filippo Neri di Roma. La procura di Roma dovrà accertare se e per quale reato procedere. Al riguardo, trattandosi di un incidente e non di un fatto doloso, potrebbe essere configurato un reato di natura colposa, legato ad ipotesi di imperizia e di negligenza. A partire da oggi, quasi certamente, cominceranno ad essere chiamate in causa anche le associazioni di utenti e consumatori che hanno offerto assistenza alle 40 coppie che hanno perso i propri embrioni o ovociti annunciando delle azioni collettive per il risarcimento dei danni.

Ma per stabilire le cause dello svuotamento del serbatoio di azoto liquido che ha comportato il deterioramento di 94 embrioni, 130 ovociti e 5 campioni di liquido seminale si profila una raffica di inchieste.

La Regione Lazio, oltre ad inviare gli ispettori, per decisione della presidente Renata Polverini, istituirà oggi una commissione di inchiesta, come avvenne sulla vicenda Tbc. «È stato un fatto grave, siamo vicini alle coppie che stanno vivendo un momento difficilissimo», ha detto Polverini. Anche il ministero della Salute è mobilitato: l'ispezione è fissata per domani.

Non solo. Indagini interne sono state avviate dal San Filippo Neri e dalla ditta Air Liquide Sanità Service che ha in appalto la gestione e manutenzione dell'impianto di crioconservazione al centro del caso. Ieri l'azienda leader nel settore, per bocca del direttore generale Andrea Saitta, si è impegnata «al risarcimento dovuto, qualora vengano confermate aree di sua responsabilità».

Si dovrà anche chiarire se qualcosa non ha funzionato nel sistema di allarme automatico che deve scattare in caso di guasti. «Sono stato avvisato alle 10.30 di martedì 27 marzo, quando il danno era ormai irreparabile, l'ingegnera della ditta era pallido, cadaverico. La temperatura dell'impianto era passata da -196 gradi e +20. In Italia non era mai successo», ha raccontato Francesco Timpano, direttore tecnico del centro Pma del San Filippo Neri.

Il caso dei 94 embrioni perduti ha acceso polemiche specie sul fronte della «situazione di illegalità e della mancanza di controlli da parte della Regione» sui centri di Procreazione medica assistita (Pma) che non hanno l'autorizzazione regionale, come segnalato ieri dall'Associazione Luca Coscioni e dal professor Severino Antinori, presidente dell'Associazione mondiale di Medicina della riproduzione e Direttore di un Centro Privato per l'infertilità.

E ieri è arrivata puntuale la replica della Regione Lazio, il cui assessorato alla Sanità osserva che l'associazione Coscioni e Antinori «dovrebbero rivolgersi a chi ha governato la Regione in passato». E poi si chiarisce che su indicazione del presidente Polverini, da oltre un anno si sta lavorando «per mettere ordine» nel settore, avendo fatto per la prima volta un censimento di tutti i centri, pubblici e privati, e «prevedendo un sistema di controllo specifico che partirà nei prossimi mesi». Inoltre, a breve ci sarà un decreto «per la conferma delle autorizzazioni».

Ed anche Timpano osserva: «Siamo per il momento solo accreditati, anzi sollecitiamo la Regione Lazio a rilasciare le autorizzazioni». «Dopo la distruzione di 94 embrioni ora tutti chiedono norme», afferma l'ex sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella. Per il presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, Ignazio Marino, «La Regione Lazio si è rivelata gravemente inadempiente».

© 2012 la Gazzetta del Mezzogiorno. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Ti potrebbe interessare anche:

Dichiarazione di Riccardo Magi e Antonella Soldo, segretario e presidente di Radicali Italiani, e di Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni:   L'articolo 16 della legge 194/1978 sull'interruzione volontaria di gravidanza impone al ministro della Salute di presentare al...
Dichiarazione di Riccardo Magi, Michele Capano e Antonella Soldo, rispettivamente segretario, tesoriere e presidente di Radicali Italiani:  Alessandro Frezzato, consigliere generale dell'associazione Luca Coscioni e compagno di molte battaglie, ci ha lasciati. Torinese, aveva 32 anni e ancora...
Sarò a Milano domani per una ottima ragione.   Da candidata della lista Radicali con Cappato Sindaco, per l'iniziativa"TESTAMENTO BIOLOGICO IN PIAZZA", martedì 17 maggio, dalle 16 alle 19, sarò al gazebo radicale di Piazzale Cadorna insieme ai nostri notai per autenticare...