Due radicali in direzione uguale e contraria

Solo uno dei due alla fine vincerà. Se la legge elettorale cambierà, verrà premiato lo sforzo generoso al limite dell’indicibile di Roberto Giachetti. Se non cambierà, in un certo senso avrà vinto Maurizio Turco, contrario ad una nuova legge elettorale in prossimità delle elezioni, come raccomandato dal Consiglio d’Europa. Entrambi stanno facendo un durissimo sciopero della fame.
Entrambi sono radicali – Roberto però ha aderito al Pd fin dalla sua fondazione e ne è parlamentare di prima fila. Entrambi sono sufficientemente ignorati dal mondo politico. Da queste parti conosciamo bene Giachetti, tifiamo per lui e la sua battaglia, abbiamo raccolto anche noi le firme per il referendum per il ritorno al Mattarellum, siamo solidali con lui: tanto più che temiamo fortemente che una nuova legge elettorale – nel senso di una migliore legge elettorale – sia della stessa materia di cui sono fatti i sogni. Per quanto riguarda Turco, sarebbe ben magra vittoria la resistenza del Porcellum, legge peraltro da lui aborrita. C’è solo una consolazione: la convinzione che la battaglia di Roberto stia aprendo gli occhi a molta gente sull’enorme tasso di cinismo di questo parlamento.
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