Droni e navi anfibie. Parte «Mare Nostrum»

Dalla Rassegna stampa

«Abbiamo parlato della tragedia di Lampedusa, ho spiegato il senso della nostra operazione militare e umanitaria nel Mediterraneo, una missione aeronavale importante che inizierà domani (oggi per chi legge, ndr) perché per noi è intollerabile che il Mediterraneo sia un mare di morte. Ho chiesto a Katainen come ad altri Paesi di aiutarci». Così il presidente del Consiglio, Enrico Letta, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, parlando con il Primo ministro della Repubblica di Finlandia, Jyrki Katainen. Le parole del premier fanno da viatico al vertice che in serata vede impegnati, assieme al presidente del Consiglio, i ministri della Difesa Mario Mauro, degli Esteri Emma Bonino, dell’Interno Angelino Alfano, delle Infrastrutture Maurizio Lupi e degli Affari europei Enzo Moavero Milanesi. Al tavolo anche il capo di stato maggiore della Difesa, l’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli.

PIANI OPERATIVI

Da oggi si parte con l’operazione «Mare Nostrum». A spiegarne senso e contenuti, sono il ministro dell’Interno, Alfano, e il titolare della Difesa, Mauro. «Mare Nostrum sarà una missione militare e umanitaria», esordisce Mauro. Per poi scendere nei particolari: «L’operazione militare ed umanitaria prevede il rafforzamento del dispositivo di sorveglianza e soccorso in alto mare per incrementare il livello sicurezza delle vite umane. «Fino ad oggi il pattugliamento in alto mare avveniva con due grandi navi, due pattugliatori dotati di elicottero. Con questa operazione arriveremo a incrementare» questa dotazione «utilizzando una unità anfibia, una nave che abbia la capacità di esercitare comando e controllo, una unità ospedaliera con spazi ampi di ricovero dei naufraghi. Avremo quattro unità navali, di tipo fregata, e due di tipo pattugliatone con un elicottero ciascuna». Saranno impiegati anche dei droni.

I TEMPI

La durata della missione è «legata alle circostanze: mi piace includere due date significative per considerare la verifica della missione: una ben prima del Consiglio europeo del 24-25 ottobre e una sull’entrata in vigore di Eurosur prevista il 2 dicembre», rimarca ancora il ministro della Difesa. Il «meglio di noi stessi» per l’accoglienza dei migranti arrivati in Italia; un «discorso molto duro con l’Europa» per migliorare la cooperazione internazionale e fermare le partenze, e ora l’operazione «Mare Nostrum» per il controllo delle frontiere, cui «è stato dato il via libera». Così il vice premier sintetizza il senso dell’azione italiana. Alfano ha spiegato che «abbiamo tre livelli per affrontare i flussi migratori: il primo è quello estero, di cooperazione internazionale e di polizia per impedire che partano le navi dei mercanti di morte. Il secondo livello è il controllo della frontiera, che è europea e non nazionale. Il terzo quello dell’accoglienza e del dispiegarsi del dispositivo nazionale. Da settimane e mesi - ha proseguito il ministro dell’Interno - diamo il meglio di noi stessi sul livello nazionale; poi stiamo facendo un discorso molto duro e molto chiaro con l’Europa sia per la cooperazione che per l’efficace dispiegarsi del sistema Frontex; oggi (ieri, ndr) con il via libera all’operazione "Mare Nostrum" abbiamo puntato l’attenzione sul secondo livello, quello del controllo della frontiera».

I COSTI

Per la copertura dei costi di «Mare Nostrum» «ci sono i bilanci dei rispettivi ministeri: non è che stiamo facendo una legge che necessita nuova copertura, è a valere sui bilanci dei ministeri», rimarca ancora Alfano. Quanto ai costi, il ministro della Difesa, Mauro, si è limitato a dire che «attualmente spendiamo circa un milione mezzo al mese, potenziando si spenderà di più». E Alfano ha tenuto a precisare: «Il punto di fondo è che l’Italia rafforza la protezione della frontiera esterna, e bisogna anche calcolare i costi che il Paese si troverebbe a sostenere senza questa missione». Per il ministro dell’Interno, infatti, «tra il pattugliamento e l’intervento delle procure della Repubblica che hanno sequestrato le navi e arrestato l’equipaggio già in due circostanze, credo che la somma di queste due cose avrà un effetto deterrente molto significativo».

 

© 2013 L'Unità. Tutti i diritti riservati

SEGUICI
SU
FACEBOOK

Ti potrebbe interessare anche:

"Di fronte a un flusso di migranti ormai costante da oltre due anni, le istituzioni e il territorio milanesi hanno deciso di intervenire tempestivamente per assicurare un'accoglienza dignitosa a migliaia di persone e garantire al tempo stesso una gestione ordinata all'intera città" così il...
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani:   Le denunce di Amnesty International, se confermate, proverebbero la totale inadeguatezza delle misure europee adottate per rispondere all’arrivo massiccio di profughi dal Mediterraneo. Significherebbe infatti che l'altissimo...
Radicali italiani è un movimento politico che vive esclusivamente grazie all’autofinanziamento. È così da sempre: non abbiamo mai ricevuto fondi, finanziamenti o rimborsi pubblici. Scopri cosa fanno i Radicali grazie a te e aiutaci a raggiungere i nostri obiettivi!C’è un Movimento per una...