Il divorzio breve trova il primo sì

Dalla Rassegna stampa

La riforma del divorzio (separazione di due anni con figli minori, di un anno negli altri casi) arriverà entro maggio all'aula della Camera, anche se non mancheranno gli emendamenti tesi da un lato a cancellare del tutto la separazione e, dall'altro, a mantenerla in vita (e lunga tre anni) con l'obiettivo di salvaguardare i figli minori.

Ieri, infatti, la commissione Giustizia della Camera ha dato mandato al relatore, Maurizio Paniz (Pdl), a riferire in aula sulla proposta di legge per il divorzio breve. «E io credo - spiega Paniz - che a maggio saremo in aula con un provvedimento che sta incontrando una valutazione positiva trasversale e che credo passerà nella sua versione attuale, anche se non mancheranno emendamenti». Non è stata recepita l'osservazione fatta dalla commissione Affari costituzionali sull'opportunità di inserire una norma transitoria per evitare regimi differenziati per chi ha avviato le procedure separative prima dell'entrata in vigore della legge.

Il voto in commissione ha visto la convergenza anche di Lorenzo Ria (Udc) e di Fulvio Follegot (Lega Nord), voto che in realtà non rispecchia un comune sentire nei due schieramenti. Infatti, spiega Paola Binetti (Udc), che precisa di «esporre posizioni personali anche se condivise all'interno del partito», annuncia che verranno presentati emendamenti «volti a mantenere una separazione di tre anni in tutti i casi di coppie con figli minori. Il nostro obiettivo è la tutela dei figli minori, facendo leva sul senso di responsabilità di chi sceglie il matrimonio e ha il dovere di assicurare tempo, soprattutto tempo di qualità, ai figli minori. E se proprio si vuole divorziare si attenda che i figli diventino grandi»..

Posizioni opposte a quelle dei Radicali, espresse dall'onorevole Rita Bernardini: «certo, presenteremo emendamenti in Aula per far sì che la separazione scompaia e si possa divorziare subito. Al massimo sei mesi di attesa con i figli minori di 14 anni perché, come dicono i dati, solo nell'1% dei casi chi si separa non chiede poi il divorzio. Quindi è solo tempo speso male a litigare e senza vantaggio per i figli». E forse, proprio anche a causa di queste opposte posizioni, finirà per passare la "via dimezzo" uscita dalla commissione Giustizia della Camera: ci saranno emendamenti ma alla fine la mediazione possono essere proprio i due anni di separazione nel caso di figli minori e un solo anno quando non vi sono figlio sono maggiorenni.

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