Diffida sui Navigli E il Comune: gli Usa partecipino

Il comitato «Milano si muove», promotore dei cinque referendum ambientalisti del 2011 con i quali la maggioranza dei milanesi ha chiesto, tra l'altro, il ripristino della Darsena e la riapertura del sistema dei Navigli, ha diffidato la società Expo 2015 dallo spendere 175 milioni di euro per il progetto della Via d'acqua e l'ha invitata a destinare la maggior parte di questi fondi per la valorizzazione dei canali esistenti. La spesa per portare acqua al sito Expo, secondo il comitato, può essere contenuta in 20 milioni di euro. Confermando i 15 milioni disponibili per la sistemazione della Darsena, si avrebbero a disposizione circa 140 milioni di euro per lasciare a Milano una vera eredità dell'Expo con la riapertura della tratta Locarno-Milano-Venezia, con priorità al collegamento fluviale tra Milano e Malpensa, e l'avvio della riapertura dei Navigli milanesi. «Non possiamo perdere l'occasione dell'Expo per lasciare un'eredità duratura. Chiediamo che i fondi disponibili per le Vie d'acqua hanno dichiarato i promotori dell'iniziativa, tra i quali Edoardo Croci, Marco Cappato, Enrico Marcora e Empio Malara - siano utilizzati al meglio per riattivare il sistema dei Navigli». Ieri il sindaco Pisapia ha incontrato l'ambasciatore Usa David Thome: «L'auspicio - spiegano dal Comune - è che una nazione tra le più avanzate al mondo possa essere presente a Expo 2015».
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