Da che parte stanno i Radicali? Ceccanti e D'Alia: parliamone...

Con chi stanno stavolta i radicali? Sullo sfondo della diatriba che in queste ore investe il Pd in materia di alleanze, se Bersani deve confermare lo strano feeling con Nichi Vendola o allentare per guardare al centro di Casini, si affaccia un nuovo quesito: il partito di Pannella può interessare a largo del Nazareno?
«La domanda andrebbe rivolta ai cinque candidati alle primarie, visto che è stata fatta una parziale alleanza, quella che ha elaborato la Carta di Intenti. Le chiavi di queste possibili aperture stanno nelle mani dei candidati alle primarie, e saranno loro a dire». Sono le parole del senatore del Pd Stefano Ceccanti, intervistato ieri da Radio Radicale proprio sull'argomento. Nessuna preclusione a priori. «L'esperienza di questi anni di convivenza comune nel gruppo parlamentare consentirà di valutare», ha aggiunto Ceccanti. «Di certo non si può escludere a priori un'alleanza, visto che si è scelto di fare un primo nucleo dell'alleanza con Vendola, il quale mi sembra condivida di meno la linea scelta dal Pd, almeno rispetto al governo Monti. E dunque non si capirebbe perché escludere pregiudizialmente anche i radicali. La distanza che c'è tra Pd e Vendola a me sembra certamente superiore da quella che c'è tra Pd e Radicali». Ma Bersani potrebbe non pensarla così. Giampiero D'Alia dell'Udc è ancora più esplicito e guarda con favore a possibile alleanze con largo di Torre Argentina. «La convergenza con altre forze politiche, radicali compresi, va verificata, a partire dai programmi concreti di governo. Questo si fa partendo dai contenuti, da ciò che si vuole fare, dai valori che si rappresentano», spiega il capogruppo centrista al Senato, «oggi i cittadini considerano e premiano i progetti di alleanza che sono coerenti». Confermando la distanza siderale con il segretario di Sel, che si candida alla premiership del centrosinistra, D'Alia precisa: «A noi sembra strano poter fare un'alleanza con chi, come Vendola, contesta in radice l'azione del governo Monti, e che ha proposto un referendum per far tornare l'articolo 18. Diverso il caso di forze responsabili che appoggiano il governo». I radicali sono avvisati.
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