Crosetto si dimette da Levaldigi

Dalla Rassegna stampa

 Al vertice L’onorevole Guido Crosetto è presidente della Geac dall’inizio di settembre

«Non faccio perdere tempo alla Camera. Perciò mi sono studiato io la legge. Quella del ’47, che sancisce le incompatibilità per i parlamentari. Dunque mi dimetto da presidente dell’aeroporto di Levaldigi». Lo spiega l’onorevole Guido Crosetto, eletto all’inizio di settembre ai vertici della «Geac», la società di gestione dello scalo cuneese.

I Radicali, pochi giorni dopo, avevano fatto una segnalazione sulla presunta incompatibilità tra l’incarico parlamentare e quello alla guida dell’infrastruttura. Segnalazione che fa scattare l’istruttoria della Giunta per le Elezioni di Montecitorio. Un iter interrotto dalle dimissioni.

Crosetto, però, spiega «di non voler far perdere tempo»: «Io faccio le leggi e sono il primo a rispettarle. Anche se risalgono al 1947 e se ci sono i precedenti di due colleghi rimasti in carica. E anche se il mio incarico a Levaldigi è totalmente gratuito».

La decisione è stata comunicata alcuni giorni fa al Consiglio d’amministrazione della «Geac», che gli ha però chiesto di rimanere ancora. E di diventare presidente onorario dello scalo. Un incarico che attualmente non esiste, ma che potrà essere creato con una variazione dello Statuto. Con l’accordo degli azionisti.

«Mi rendo conto che i soci dell’aeroporto hanno bisogno di un interlocutore a Roma, che apra quelle porte finora rimaste chiuse - conclude l’onorevole Crosetto -. Io ho iniziato a lavorare in questo modo. E voglio continuare a farlo in ogni caso».

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