Conteggiati anche i conviventi, via libera alle coppie gay

Dalla Rassegna stampa

Un altro passo verso l'attribuzione di diritti ai gay. Un appello alle persone omosessuali che vivono in coppia a dichiarare, nel compilare il questionario del censimento, la loro condizione di convivenza con una persona dello stesso sesso: lo hanno lanciato le associazioni di omosessuali, insieme alla senatrice radicale Emma Bonino e alla deputata del Pd Anna Paola Concia.

Per la prima volta il Censimento della popolazione dà la possibilità di censire le coppie conviventi, e in particolare quelle formate da persone dello stesso sesso.

A pagina 16 del questionario, infatti, viene chiesto di dichiarare la relazione di parentela o convivenza con l'intestatario del Foglio di famiglia, e le risposte distinguono tra convivenze in coppia e coabitazione (senza quindi legami di coppia o parentela). Un'occasione inedita, perciò, per sapere quante coppie conviventi ci sono in Italia, e in particolare quante tra persone dello stesso sesso.

Sempre che l'Istat, poi, estrapoli il dato: il presidente dell'istituto, Enrico Giovannini, in occasione della presentazione del Censimento 2011 non si era sbilanciato su questo punto. In ogni caso, per avere un dato attendibile, che si avvicini il più possibile alla "fotografia" reale di questo fenomeno, è necessario che le persone che compilano il questionario non abbiano timori a dichiarare la loro condizione.

Per questo le associazioni degli omosessuali si appellano alle persone gay e lesbiche che convivono: «dite la verità sul vostro status, non abbiate timori» hanno chiesto Arcigay, Certi diritti, Rete Lanford, Pari o dispare, Circolo Mario Mieli e Gaynet. «È un'assunzione di responsabilità per tutti» ha detto Emma Bonino, secondo la quale «questa delle convivenze tra omosessuali è una realtà che molti vogliono nascondere».

Il dato, secondo Franco Grillini dell'Idv, sarà sicuramente sotto- stimato a causa della ritrosia di molti a dichiararsi. Invece negli Usa - ha spiegato Antonio Rotelli di Rete Lenford - dove il censimento già da anni "fotografa" le coppie gay, dal 2000 al 2010 si è avuto un aumento enorme, in alcuni Stati del 59%, del dato relativo a queste convivenze, perché ora c'è più disponibilità a dichiararsi.

Anna Paola Concia si è appellata anche all'Istat: «Non abbia paura di rivendicare questa scelta, la pubblicizzi». Per la deputata, lesbica dichiarata, c'è poi una difficoltà in più a compilare il questionario: non potrà dichiarare il suo matrimonio - avvenuto in Germania - con Ricarda Trautmann, perché la legge italiana non riconosce il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Peccato, per lei un rammarico: «Dovrò mettere che siamo conviventi, anche se nello stato di famiglia di Ricarda c'è scritto "coniugata"» ha spiegato.

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