Contatti con l'Ue. Bonino convoca l'ambasciatore kazako

ROMA - Il caso Ablyazov sbarca in Europa. Secondo fonti europee, infatti, l’Unione ha chiesto informazioni alle autorità italiane su quanto avvenuto nell’espulsione della moglie e della figlia del dissidente kazako. Secondo le stesse fonti, inoltre, le informazioni chieste da Bruxelles servono a verificare che siano state seguite le norme europee in materia di asilo. Tuttavia il portavoce della commissario Ue per gli affari interni Cecile Malmstrom ha precisato che sul caso Ablyazov «la Commissione europea è in contatto con le autorità italiane, ma non c’è stata alcuna richiesta di informazioni". Il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli, intanto, assicura che la Farnesina sta lavorando «non solo a livello bilaterale» con il Kazakhstan, ma anche «con gli uffici dell’Unione europea e in stretto contatto con il presidente della Commissione Ue Barroso».
Mentre l’ Europa si muove, la Farnesina annuncia - con una nota di Palazzo Chigi - che il ministro degli Esteri Emma Bonino convocherà l’ambasciatore kazako per ricevere «adeguati chiarimenti». Una richiesta che suscita però lo stupore di Andrian Yelemessov, ambasciatore del Kazakhstan in Italia: «Sono davvero stupito per questa vicenda. Apprendo ora la notizia della convocazione, sono in vacanza fuori Italia. Vedremo quando arriverà la richiesta...». «Ablyazov è un truffatore - rimarca l’ambasciatore - chiedete come ha guadagnato i suoi miliardi». Per Yelemessov, comunque, il caso non incrinerà le relazioni tra Roma e Astana. Poi assicura: «La donna e la bambina sono a casa ad Almaty e stanno bene e non corrono assolutamente alcun rischio. L’espulsione è stata corretta».
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